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Chirurgia bariatrica negli adolescenti. Età e sesso femminile fattori di successo

12 gennaio 2018 - Una grossa perdita di peso, il sesso femminile e la giovane età sono tutti fattori che farebbero prevedere un maggiore beneficio a livello di riduzione dei rischi cardiovascolari tra gli adolescenti che si sottopongono a chirurgia bariatrica. A identificarli è stato un gruppo di ricercatori checondotto uno studio clinico, il Teen-Labs. I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati da Pediatrics. 

(Reuters Health) – Per studiare gli effetti della chirurgia bariatrica tra i giovanissimi obesi, un gruppo di ricercatori del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, in Ohio, ha arruolato (tra il 2007 e il 2011) 242 adolescenti con un indice di massa corporea di almeno 35. I dati sono stati raccolti entro 30 giorni dall’intervento e a sei mesi, uno, due e tre anni dall’operazione. L’età media dei partecipanti era di 17 anni. In particolare, 161 si sono stati sottoposti a bypass gastrico Roux-en-Y, 67 a gastrectomia verticale parziale e 14 a bendaggio gastrico regolabile.

I risultati
A tre anni di distanza dall’operazione l’indice di massa corporea è complessivamente diminuito del 27%. I miglioramenti erano evidenti per la pressione arteriosa sistolica media, con una riduzione di 6 mmHg, per la pressione diastolica, con una riduzione di 5 mmHg, per i trigliceridi, con -42 mg/dL e per il colesterolo Hdl, con un +15 mg/dL. La normalizzazione della pressione sanguignadopo l’operazione si osservava con maggiore frequenza tra le ragazze e, in genere, tra  i pazienti caucasici, rispetto a maschi e afro-americani.

Infine, considerando il punteggio totale dei fattori di rischio cardiovascolari (Cvd-Rf), prima dell’intervento il 97% dei partecipanti aveva almeno un fattore di rischio, mentre meno della metà, il 48%, ne presentava uno dopo tre anni.

I commenti
“Teen-Labs è il più grande studio clinico multicentrico per valutare gli effetti sulla salute generale e la sicurezza della chirurgia bariatrica tra gli adolescenti”, dice Marc Michalsky, autore principale dello studio. Nel complesso, “i dati di questo studio offrono un nuovo convincente supporto all’uso della chirurgia bariatrica nella popolazione pediatrica, Inoltre questa ricerca potrebbe aiutare a perfezionare i criteri di selezione e le strategie di trattamento per adolescenti e giovani adulti gravemente obesi”, conclude il ricercatore.

Secondo Jon Schram, della Bariatric Surgery allo Spectrum Health, in Michigan, “lo studio rispecchia molti dei risultati che si vedono tra gli adulti nella chirurgia metabolica/bariatrica”. “Quando interveniamo chirurgicamente in una fase precoce del processo patologico – sottolinea Schram – abbiamo una migliore possibilità di prevenire gravi comorbidità come diabete, ipertensione e iperlipidemie e generalmente otteniamo migliori risultati in termini di perdita di peso”.

Fonte: Peditrics

Marilynn Larkin

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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