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Ipercolesterolemia. Le donne più colpite degli uomini

9 Giugno 2016

Ne soffrono infatti il 36,6% delle donne contro il 34,3% degli uomini. Record al Sud dove si sfiora il 40% di incidenza. Gli ultimi dati dell’osservatorio dell’Iss.

Secondo i dati più recenti  raccolti con l’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/Health Examination Survey, rilevazione condotta sulla popolazione generale adulta (35-74 anni) dall’ISS in collaborazione con ANMCO-Heart Care Foundation,  tra il 2008 e il 2012, il 34,3% degli uomini e il 36.6% delle donne è affetta da ipercolesterolemia; rispetto ai valori rilevati nella analoga indagine dieci anni prima la prevalenza della colesterolemia è aumentata, passando da un valore medio nella popolazione generale della stessa fascia di età di 205 mg/dl a 211mg/dl negli uomini e da 207 mg/dl a 217mg/dl con un aumento della prevalenza dell’ipercolesterolemia da 20.8% al 34.3% negli uomini e dal 24.6% al 36.6%  nelle donne.  
 
Più in particolare, andando a vedere per  macro-area del Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Emilia Romagna e Liguria) la prevalenza dell’ipercolesterolemia totale registrata nel 2008-2012 è stata del di 35% per gli uomini e di 36% per le donne, con lievi differenze  tra le diverse regioni.
 
Nella macro area del Centro (Toscana, Umbria, Marche e Lazio) la prevalenza dell’ipercolesterolemia totale è del 29% per gli uomini e del 34% per le donne.
 
Nella macro area del Sud (Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), la prevalenza dell’ipercolesterolemia totale è del 36% per gli uomini e del 39% per le donne.
 
Alcune regioni più di altre superano la soglia limite della colesterolemia totale, che già oltre i 200 mg/dl pone problemi di rischi, insieme all’ipertensione arteriosa e all’abitudine al fumo, per la salute.  L’Emilia Romagna, assieme alla Sardegna,  è prima in classifica con valore medio sulla popolazione generale di  245 mg/dl nelle donne e 237 mg/dl negli uomini.
 
Poco al di sotto sono le donne del Molise con 240 mg/dl, della Calabria con 238 mg/dl, della Sicilia e Sardegna con 237 mg/dl.  Mentre per gli uomini la Sardegna, addirittura, scavalca l’Emilia Romagna e fa segnare una colesterolemia media di 238 mg/dl; quindi Calabria (233 mg/dl), Sicilia (225 mg/dl), Basilicata (221); Molise e Friuli Venezia Giulia (219 mg/dl).
Le Regioni dove la colesterolemia sembra presentare valori più favorevoli sono: Toscana con valore medio della colesterolemia di  188 mg/dl negli uomini e 199 mg/dl nelle donne;  Abruzzo (195 mg/dl  negli uomini e 199 mg/dl nelle  donne) e la Puglia (194 mg/dl negli uomini e 200 mg/dl nelle donne).
 
In generale le donne presentano valori più alti, sia nelle tre macro-aree sia nelle singole regioni, rispetto agli  uomini.  
 
“Lo stato del  controllo della condizione a rischio dovuta al colesterolo  è sicuramente migliorato negli ultimi 10 anni, il 24% degli uomini e il 17 % delle donne dislipidemiche sono ben controllate con la terapia farmacologica, però ancora circa il 40% della popolazione a cui è stata riscontrata una ipercolesterolemia non sa di avere tale condizione  – rileva Simona Giampaoli  dell’Istituto Superiore di Sanità -  pertanto c’è ancora molto da fare nell’ambito della prevenzione: quando i dati sulla popolazione generale arrivano a indicare una prevalenza così elevata significa che per ridurre la condizione di  rischio non è più sufficiente l’azione individuale, ma è necessaria una azione comunitaria rivolta alla modificazione degli stili di vita nelle diverse fasce di età”. 

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