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La Siaarti, la Sigo, l’Aogoi e altre 15 Società scientifiche e Associazioni firmano “Oltre il dolore”, un manifesto sociale contro la sofferenza

10 dicembre 2021 - Dalla terapia del dolore come diritto inalienabile all’istituzione dei Centri diffusi in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, operativi e funzionanti, con organici competenti e completi. Dall’utilizzo di tecnologie digitali al supporto alla ricerca. Dieci punti per rendere il diritto alla terapia del dolore pienamente riconosciuto. Giarratano: “Un milione di italiani soffre di dolore cronico severo, le loro criticità non possono essere dimenticate”. IL MANIFESTO

Dieci punti, dieci emergenze, dieci diritti non più rimandabili per garantire a tutti i cittadini il diritto di ricevere cure contro il dolore cronico. È questo l’obiettivo di “Oltre il dolore, Manifesto sociale contro la sofferenza”, promosso da Siaarti ma già sottoscritto da altre 17 tra società scientifiche ed associazioni (Aifi, Aisd, Aogoi, Cittadinanzattiva, Fondazione Onda, Italia Longeva, Senior Italia-Federanziani, Federdolore, Sid, Sige, Sigo, Sigot, Simfer, Simg, Sin, Sin-Reni, Siot). Il manifesto è stato presentato oggi in un evento pubblico a latere del XX Convegno dell'Area Culturale e del Dolore della Siaarti.
 
“Un milione di italiani soffre oggi di dolore cronico severo e noi non possiamo accettare che le criticità nelle vite quotidiane di questi cittadini siano dimenticate”, ha detto il presidente Antonino Giarratano presentando il Manifesto. “Abbiamo deciso pertanto di presentare un Manifesto concentrato sul diritto irrinunciabile dei cittadini alla terapia del dolore, perché intendiamo - insieme a tante società scientifiche - alzare il livello di attenzione sociale, istituzionale e organizzativo verso una condizione diffusa e drammatica di sofferenza”.
 
Le 10 azioni identificate nel Manifesto come “necessarie per affermare il diritto alla terapia del dolore cronico” vanno dalla formazione del personale alla comunicazione sulla terapia del dolore rivolta ai cittadini. Dalla terapia del dolore come diritto inalienabile all’istituzione dei Centri di terapia del dolore diffusi in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, operativi e funzionanti, con organici competenti e completi. Dall’utilizzo di tecnologie digitali al supporto alla ricerca. Questi, in sintesi, i 10 punti: 1) accesso alla terapia del dolore: un diritto esigibile; 2) un diritto diffuso e omogeneo; 3) un diritto correttamente dimensionato; 4) un diritto senza attese; 5) un diritto per le maggiori fragilità; 6) un diritto assicurato da competenze multidisciplinari; 7) un diritto basato sulla ricerca; 8) un diritto supportato dalle tecnologie digitali; 9) un diritto monitorato; 10) un diritto comunicato.
 
Il documento è stato messo a punto in alcuni mesi di dialogo ed approfondimento da un board di esperti Siaarti coordinato da Franco Marinangeli e Arturo Cuomo, di cui facevano parte Silvia Natoli, Gabriele Finco, Rym Bednarova ed Alessandro Vittori.
 
“Da tempo abbiamo fatto nostra la missione di riuscire a portare a compimento i contenuti della Legge 38-2010 - sottolinea in una nota Franco Marinangeli, coordinatore dell'area dolore della Società per il triennio 2018-2021 - questo evento è nuova e importante occasione per condividere con i colleghi di tutta Italia gli innumerevoli problemi da risolvere a dieci anni dalla pubblicazione di quella norma impegnativa e rivoluzionaria”.
 
“Abbiamo messo a punto un documento che lancia messaggi forti dal punto di vista politico, sociale e organizzativo”, commenta Arturo Cuomo.

 

“Il valore di questo Manifesto è nella capacità di veicolare informazioni importanti per i cittadini alle prese con il dolore cronico, ed è in linea con quanto negli anni abbiamo promosso con le nostre campagne sul tema. Il primo obiettivo è informare i cittadini sulla legge 38/2010, che è ancora poco conosciuta da due persone su tre, e fare in modo che essa sia applicata in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale”, ha dichiarato Anna Lisa Mandorino (Segretaria generale di Cittadinanzattiva).
 
“La nostra partecipazione al Manifesto Sociale è diretta e totale”, ha detto Arturo Cavaliere (Presidente SIFO), “perché i farmacisti ospedalieri operano quotidianamente accanto ai pazienti, ed intervengono da professionisti che esprimono la 'cura del paziente' come valore centrale del loro operato".
 
“Credo che nel nostro lavoro sia davvero fondamentale l'attenzione ed il rispetto della persona. La terapia del dolore è un aspetto importante della cura e per questo AOGOI ha aderito con entusiasmo a questo documento che ci auguriamo sia attuato nelle varie realtà, anche in ginecologia ed ostetricia”, ha aggiunto Elsa Viola (Presidente AOGOI).
 
“Il tema del dolore cronico è da sempre attenzionato da Fondazione Onda, in considerazione della forte connotazione di genere, delle vaste dimensioni epidemiologiche e dell’impatto altamente invalidante dal punto di vista psico-fisico, socio-relazionale e lavorativo. Prendiamo parte, dunque, all’impegno collettivo promosso dal Manifesto al fine di garantire a tutti i pazienti un accesso equo ed omogeneo alle terapie e ai percorsi di cura più efficaci” ha dichiarato Francesca Merzagora (Presidente Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere).
 
“La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria ha aderito con entusiasmo al Manifesto sul dolore promosso da SIAARTI. La comunità geriatrica è da sempre coinvolta nella valutazione e nella gestione del dolore, una pratica clinica importante per i pazienti che soffrono di dolore cronico e ai quali è necessario e doveroso garantire una terapia che allevi le sofferenze e migliori la qualità della vita” è il commento al Manifesto espresso da Francesco Landi (Presidente SIGG).
 
Il Presidente SIOT, Prof. Paolo Tranquilli Leali, in riferimento all'adesione al Manifesto ha poi voluto citare il Giuramento di Ippocrate perché "...in quante case entrerò, entrerò per soccorrere i sofferenti".
 
“Il nostro sostegno a questo Manifesto sociale è stato da subito convinto e partecipe”, ha dichiarato Aldo Sterpone, General Manager di Grunenthal Italia, “Riteniamo che questo documento SIAARTI con l'interesse che ha saputo suscitare, dimostrato dalle tante firme raccolte in suo sostegno, sia in grado di spingere verso una nuova cultura di interpretazione e gestione del dolore”.

 

 

 

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