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Vaccino Covid. Aifa dà il via libera ai vaccini Pfizer/Biontech e Moderna. Ecco caratteristiche, efficacia e sicurezza

9 gennaio 2021 - L'Agenzia del farmaco italiana dopo l'ok di Ema e Commissione Ue ha autorizzato anche in Italia l'immissione in commercio dei primi due vaccini anti Covid: il 22 dicembre è stato autorizzato quello Pfizer-BioNTech e il 7 gennaio quello di Moderna. Stessa efficacia ma alcune differenze tra i due vaccini ci sono. LE FAQ DI AIFA SUL VACCINO PFIZER E QUELLE DI EMA SU MODERNA.

 

L'Agenzia del farmaco italiana dopo l'ok di Ema e Commissione Ue ha autorizzato l'immissione in commercio in Italia dei primi due vaccini contro il Covid.

Il primo ad essere autorizzato lo scorso 22 dicembre è stato quello di Pfizer-Biontech e poi il 7 gennaio è stata la volta di quello prodotto da Moderna.
 
“Saranno circa un milione le persone vaccinate contro il Covid-19 a gennaio e l'Italia avvierà studi specifici e autonomi per valutare sia l'efficacia che le reazioni avverse”, ha detto il Dg Nicola Magrini dopo la prima autorizzazione del 22 dicembre, evidenziando come “il vaccino Pfizer BioNTech sia approvato per tutta la popolazione sopra i 16 anni e non ha controindicazioni assolute. Non sono richieste accortezze particolari per sottopopolazioni specifiche né per anziani o immunodepressi, inclusi chi ha problemi di coagulazione del sangue o sanguinamento. Anche per la gravidanza e allattamento, che si era detto potessero essere controindicazioni assolute, non lo sono, perché anche in questo caso i benefici superano i rischi”.
 
Nella riunione del 7 gennaio 2021 la Commissione Tecnico Scientifica di AIFA ha dato poi il parere positivo al dossier presentato da Moderna per l’altro vaccino, sottolineando il rapporto rischio/beneficio del vaccino particolarmente favorevole nella popolazione a maggiore rischio, e ha stabilito il regime di fornitura per l’immissione in commercio.


Rispetto al vaccino di Pfizer-BioNTech, sulla base dei dati attualmente disponibili, il profilo di sicurezza e di efficacia del vaccino Moderna appare sostanzialmente sovrapponibile.

 

Si rilevano però alcune differenti caratteristiche: 
 -  Il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni;
- La schedula vaccinale prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni, invece che di almeno 21 giorni;
-  L’immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una;
-  Il vaccino viene conservato a temperature comprese tra i -15° e -25°, ma è stabile tra +2° e +8° per 30 giorni se in confezione integra;
- Il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione, è quindi già pronto all’uso.
 

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