3° Edizione
Il fascino della sala parto è il dialogo continuo che si instaura tra il feto e gli operatori sanitari predisposti alla sorveglianza di quel feto. Ma è così diffcile capire il feto in travaglio?
Dopo anni di sala parto in una maternità di terzo livello siamo convinte che, se da una parte la cardiotocografia ha dei limiti nel consentire l’identificazione dei feti a rischio ipossico, dall’altra avere adeguate nozioni di fisiopatologia del travaglio consente di migliorare gli outcomes materno-fetali.
Inoltre l’interpretazione fisiopatologica del CTG è stato uno degli elementi che ci ha consentito di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei tagli cesarei primari a Biella senza aumentare la morbilità materno-fetale.
Il nostro corso vuole fornire gli strumenti per vivere la sala parto con professionalità e maggior consapevolezza.
Ad una prima parte di teoria in cui si riprendono i concetti chiave per una buona interpretazione del CTG seguirà una seconda parte di esercitazioni interattive sotto forma di competizione a gruppi, partendo dal presupposto che Il fare è il miglior modo di imparare (Giacomo Leopardi).
La metodica interattiva consentirà di fissare concetti che spesso vengono seguiti durante i corsi di CTG ma presto dimenticati.
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