Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

slider_medici.jpg
topbanner2b.jpg
topbanner3d.jpg

Raccomandazioni GISS

CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: UN PDTA RAGIONEVOLE E PRONTO ALL'USO (gennaio 2023)


Un PDTA è l’applicazione pratica, sul proprio luogo di lavoro (e quindi compatibile con la precipua organizzazione di lavoro e tecnologia disponibile) di LINEE GUIDA che hanno invece un contenuto generale ed alle quali bisogna fare riferimento essendo esse in continua evoluzione ed aggiornamento.

Il carcinoma della cervice uterina è una neoplasia che, grazie ai programmi di screening (tramite Pap-test e tipizzazione virale) ed in parte grazie agli effetti della campagna di prevenzione prima- ria avviata in tutte le regioni a partire dal 2008 con l’uso del vaccino contro l’HPV, ha una co- stante riduzione di incidenza in Italia. Attualmente in Italia il tasso d’incidenza standardizzato per età è di 4 per 100.000 donne, ed un tasso di mortalità standardizzato per età di 1,5 per 100.000 donne [dati ISS]. [Cont...].

 

Scarica il PDF

       


TEST GENETICI BRCA/1 BRCA/2: RACCOMANDAZIONI (settembre 2020)


Il tumore ovarico è il secondo tumore ginecologico per frequenza ma il primo per mortalità. Nella maggior parte dei tumori epiteliali dell’ovaio il trattamento corretto è rappresentato dalla chirurgia up-front con intento di asportazione completa della neoplasia, seguito da chemioterapia con carboplatino e paclitaxel (con la possibile associazione di bevacizumab). Tuttavia, nei tumori iniziali sottoposti a corretta stadiazione, in assenza di fattori di rischio, è possibile evitare il trattamento adiuvante o eseguire una terapia chirurgica conservativa della funzione dell’apparato genitale.

Nei tumori avanzati non citoriducibili in prima istanza, inoltre, potrebbe essere necessaria una strategia che contempli un trattamento chemioterapico neoadiuvante con successiva chirurgia demolitiva (chirurgia di intervallo) [Cont...].

Scarica il PDF

       


RACCOMANDAZIONI PER UNA GESTIONE CONSERVATIVA NELLE PAZIENTI GIOVANI E DESIDEROSE DI FERTILITÀ CON IPERPLASIA ATIPICA O CARCINOMA ENDOMETRIALE INIZIALE (gennaio 2020)


Varie problematiche sociali, economiche e di scelta di coppia hanno spostato nel tempo l’età della prima gravidanza anche oltre i 35 anni della donna esponendola pertanto ad alcune patologie, fra cui quelle oncologiche, prima di aver esaurito il proprio desiderio di prole. Questa problematica ha indotto le società scientifiche, anche alla luce della recente legge Gelli, a redigere Linee guida che possano essere di riferimento sia Clinico che giurisprudenziale.
La prima patologia oncologica che le società scientifiche di ginecologia hanno preso in considerazione è il carcinoma dell’endometrio.
Infatti, sono sempre più numerose le donne nullipare ancora desiderose di prole a cui viene diagnosticato un carcinoma dell’endometrio e che  richiedono una preservazione della propria  fertilità. 
La procedura fertility-sparing, però, può essere proposta solo a pazienti, attentamente selezionate in centri di riferimento, con carcinoma in stadio iniziale o iperplasia atipica.

Le seguenti Raccomandazioni a cura del Gruppo GISS, Ginecologia Oncologica -su mandato SIGO, AOGOI, AGUI, AGITE - sono uno strumento utile ad una accurata selezione e gestione di queste pazienti.

Prof. Vito Trojano 
Coordinatore Gruppo di Lavoro GISS Ginecologia Oncologica

Scarica il PDF

       

menu
menu