È disponibile l’Aggiornamento 2025 delle Linee guida SIGO-AOGOI-AGUI sull’induzione del travaglio di parto, realizzato dalla Fondazione Confalonieri Ragonese.
Il documento introduce modifiche puntuali su aspetti clinici e di sicurezza relativi all’uso del dinoprostone, ai tempi di somministrazione dell’ossitocina, al monitoraggio materno-fetale e alle controindicazioni specifiche all’uso del dispositivo a rilascio controllato.
L’induzione del travaglio di parto rappresenta uno degli interventi più frequenti in ostetricia e interessa oggi circa un quarto delle donne che partoriscono in Italia.
Questo aggiornamento nasce dall’esigenza di garantire la massima appropriatezza e sicurezza nella gestione della procedura, promuovendo un approccio basato sull’evidenza scientifica, sulla valutazione critica dei protocolli e sulla condivisione dei casi clinici come strumenti di miglioramento continuo.
Il documento conferma inoltre l’importanza di un counselling chiaro e personalizzato con la donna, della corretta valutazione della cervice (indice di Bishop) e del rispetto dei protocolli di monitoraggio, sottolineando il valore di un percorso assistenziale condiviso e multidisciplinare che metta al centro il benessere materno e fetale.
Prosegue così lo spirito che ha animato le precedenti edizioni, nella convinzione che l’impegno verso le donne in gravidanza rappresenti una delle espressioni più autentiche del bene e della responsabilità medica.
Il Presidente – Claudio Crescini
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Nota importante
Le presenti raccomandazioni hanno carattere interno e non sono da intendersi come linee guida ufficiali. Esse sono distinte e non equivalenti alle linee guida validate e pubblicate dal Sistema Sanitario Nazionale. Le indicazioni contenute in questo documento sono valide alla data della pubblicazione/revisione e si basano sulle evidenze scientifiche disponibili in quel momento.
Considerata l’evoluzione continua degli studi in questo ambito, alcune raccomandazioni potrebbero nel tempo essere soggette a modifiche. Si raccomanda pertanto un’attenta valutazione clinica soggettiva e la consultazione del sito ufficiale di riferimento, dove saranno disponibili eventuali aggiornamenti successivi.
Poiché gli studi sono in continua evoluzione, si consiglia di valutare ulteriori aggiornamenti in letteratura.