Alimentazione. Oltre 200 patologie diverse sono causate dal cibo non sicuro. Le indicazioni dell’ISS per mettersi in sicurezza
13 giugno - L’Iss in occasione della giornata mondiale della sicurezza alimentare, ha presentato due ricerche, una sul lavaggio dell’insalata, per evitare soprattutto in gravidanza il rischio di contaminazione da Toxoplasma e una sulla comunicazione delle buone pratiche.
Oltre 200 patologie diverse sono causate dal cibo non sicuro, e ogni giorno nel mondo 1,6 milioni di persone si ammalano per questa causa.
È quanto sottolinea l’Oms, che ogni anno il 7 giugno promuove il ‘World Food Safety Day’, il cui slogan quest’anno è ‘Food Safety, science in action’. La scienza è al cuore della sicurezza alimentare, ricorda l’Organizzazione, e aiuta a capire cosa rende il cibo poco sicuro e guida alla prevenzione delle malattie causate dal cibo. Il tema di quest’anno ha puntato i riflettori sull’uso delle conoscenze scientifiche come una chiave per ridurre le malattie e i costi e salvare vite.
Ecco quindi che, proprio per ridurre i rischi, l’Iss ha presentato due ricerche, una sul lavaggio dell’insalata e una sulla comunicazione delle buone pratiche.
Lavare sempre l’insalata in busta, soprattutto in gravidanza
È sempre indicato lavare con abbondante acqua corrente le insalate già pronte in busta, per evitare anche il rischio di contaminazione da Toxoplasma, soprattutto se si fa parte di categorie particolarmente sensibili come le donne in gravidanza.
L’indicazione viene da uno studio coordinato dall’Iss nell’ambito del progetto Toxosouces finanziato dall’Unione Europea (Horizon 2020 Research and Innovation programme, One Health European Joint Programme),. I risultati della ricerca sono stati appena pubblicato dalla rivista Eurosurveillance, che ha dedicato un numero al tema della sicurezza alimentare in vista della giornata mondiale, secondo cui c’è una possibilità, comunque bassa, che questi prodotti abbiano tracce del microrganismo.
L’indagine multicentrica, che ha coinvolto 10 paesi europei tra Ottobre 2021 e Settembre 2022, ha esaminato in totale quasi 3.300 campioni di insalate in busta e pronte al consumo. Una contaminazione da Toxoplasma gondii è stata riscontrata nel 4,1% dei campioni, anche se la distribuzione non è risultata uniforme in tutti i paesi. In Gran Bretagna ad esempio è risultato positivo il 16% dei campioni, in Francia il 6,1%, in Spagna il 4,1%.
L’Italia è invece risultata abbondantemente sotto la media, con l’1,9% dei campioni positivi, valore superiore solo a quello della Norvegia (0,5%). Il campionamento nella stagione invernale, il campionamento e il confezionamento delle insalate nel Nord Europa e la coltivazione delle insalate nell’Europa occidentale sono stati identificati come fattori di rischio correlati al rilevamento del Toxoplasma nei campioni di insalata.
“I risultati – commenta Marco Lalle, che ha coordinato studio – suggeriscono che, soprattutto se si fa parte di categorie particolarmente esposte ai rischi di una eventuale infezione, come le donne in gravidanza, è consigliabile lavare ulteriormente le insalate prima di consumarle. Non servono prodotti particolari, è sufficiente l’utilizzo di abbondante acqua corrente. Le oocisti di Toxoplasma, che possono contaminare le insalate comprese quelle pronte al consumo, sono resistenti al comune trattamento con ipoclorito di sodio, contenuto in molti disinfettanti commerciali per alimenti, cosi come al bicarbonato di sodio. È quindi consigliabile risciacquare l’insalata sotto l’acqua corrente, in uno scolapasta o utilizzando una centrifuga per insalata, ed in fine asciugarla con un tovagliolo di carta o un canovaccio.”.
Sicurezza alimentare casalinga: un progetto per la divulgazione delle buone pratiche per i consumatori Fra i vari progetti dell’Istituto nel campo della sicurezza alimentare uno in particolare coinvolge direttamente anche il pubblico, e si propone di valutare la percezione del rischio alimentare online per migliorare la comunicazione e promuovere l’empowerment attraverso efficaci strategie di diffusione digitale. Gli obiettivi principali del progetto ‘Monitoring food safety knowledges, attitudes and practices in home settings to improve the development of digital knowledge dissemination tools, through web analysis’ sono aumentare l’usabilità dei canali digitali istituzionali, promuovere un approccio interdisciplinare, contribuire ad incrementare l’alfabetizzazione sanitaria e favorire l’uso della citizen science.