Sempre più coppie nei Paesi industrializzati rimandano il momento di avere un figlio, aumentando così la probabilità di dover affrontare un calo nel livello di fertilità e andare quindi incontro a una maggiore difficoltà per la donna di restare incinta.
L’età in cui si decide per una gravidanza (le donne in media hanno il primo figlio a 32 anni) non è tuttavia l’unico fattore che crea problemi di infertilità alle coppie; spesso vi si uniscono abitudini dannose come fumo, alcol e caffè in quantità eccessive. Esistono inoltre alcuni fattori di rischio come l’assunzione di steroidi, il contatto con insetticidi e sostanze chimiche industriali che sono nemici pericolosi per la salute riproduttiva degli individui.
Infine, tra le cause dell’aumento di disturbi legati all’infertilità (un problema che interessa il 15-20% delle coppie nei Paesi sviluppati) bisogna ricordare la graduale e inesorabile diffusione delle malattie ginecologiche femminili come l’endometriosi, che se non individuate e curate in tempo rischiano di avere conseguenze gravi sulla capacità riproduttiva di chi ne è colpito.
Fonte: Adnkronos Salute, 28 gennaio 2009