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La pillola protegge la salute

Secondo una ricerca condotta in Gran Bretagna per quasi quarant’anni su oltre 40mila donne, la pillola ridurrebbe la mortalità generale del 12%, proteggendo in particolare da una serie di tumori (utero, ovaie, colon, retto) e dalle malattie cardivascolari. Dal 1968 al 2007 i medici del Servizio sanitario inglese hanno fornito due volte all’anno agli studiosi i dati di 46.112 donne di cui oltre 800mila assumevano contraccettivi ormonali e 378.000 non ne usavano. Il risultato è stato che le donne che avevano preso la pillola registravano, morte violenta esclusa, un tasso di mortalità per ogni causa più basso di circa il 12% (2.864 utilizzatrici e 1.747 non utilizzatrici); dividendo per fascia di età le donne che usano la pillola, è emerso che per quelle sotto i 30 anni il rischio di malattia è più alto ma si abbassa fra quelle sopra i 50 anni, dimostrando che nel lungo periodo diminuiscono le controindicazioni. Nel corso del suo congresso, la Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ha presentato nei giorni scorsi i risultati di un sondaggio realizzato fra 350 medici italiani; il 73% di loro concorda con lo studio inglese e constata uno stato di salute migliore fra le donne che prendono la pillola, l’82% ha verificato che chi assume contraccettivi ormonali segue un più sano stile di vita: l’89% fuma di meno, il 67% svolge più volentieri attività fisica, il 56% non è sovrappeso, il 44% non soffre di malattie sessualmente trasmissibili. Secondo il 70% dei medici intervistati, la pillola giova anche alla fertilità, per il 75% la prolunga nel tempo e secondo l’81% di loro l’introduzione dei progestinici di quarta generazione o l’estrogeno naturale migliorerà ancora i dati. La ricerca, condotta dall’Università di Aberdeen è stata pubblicata sul British Medical Journal.

Fonte: Sanità News, 16 novembre 2010