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Con il Covid gli italiani hanno ridotto del 39% le visite dal medico

1 settembre - Lo riporta Eurostat in un’ultima analisi sul fenomeno. Rispetto alla media annuale 2018-2020, il numero medio di consultazioni mediche è diminuito in 19 dei 24 membri dell’UE per i quali erano disponibili dati. E il nostro Paese è quello dove sono calate di più.

La pandemia di Covid-19 ha messo i professionisti medici sotto forte pressione e ha influito sull’accesso alle consultazioni in molte altre specialità non correlate al Covid-19. Nel 2021, la frequenza delle consultazioni mediche variava ampiamente tra i membri dell’UE. Il numero medio di visite mediche per abitante variava tra 3,5 e 7,8 nella maggior parte dei membri dell’UE (ad eccezione di Malta, per la quale i dati non erano disponibili). Lo riporta l’Eurostat in un suo report.

Tra i membri dell’UE, la Slovacchia presenta la media più alta di consultazioni mediche, registrando 11,0 consultazioni per abitante, seguita da Germania (9,6), Ungheria (9,5), Paesi Bassi (8,6) e Repubblica Ceca (7,8).

Le medie più basse di visite mediche si registrano invece in Svezia (2,3 visite per abitante), Grecia (2,7), Portogallo (3,5), Danimarca (3,8), Finlandia ed Estonia (entrambi 4,1). In Italia siamo a 5,3 visite per abitante all’anno.

Rispetto alla media annuale 2018-2020, il numero medio di consultazioni mediche è diminuito in 19 dei 24 membri dell’UE per i quali erano disponibili dati. Fanno eccezione la Lettonia, con un aumento del 5%, la Slovacchia, la Polonia e l’Austria (+3%) e la Repubblica Ceca (+1%).

Nel frattempo, le maggiori diminuzioni nel numero medio di visite mediche sono state registrate in Italia (-39%), Lituania (-24%), Spagna (-20%), Estonia (-19%) e Ungheria (-8%).

 

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