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Crisi energia. Ecco il piano d’emergenza del Governo. Giù le temperature dei riscaldamenti. Ma ospedali e strutture sanitarie saranno esclusi

9 settembre - Tra le misure a breve termine è prevista una riduzione di un grado nel riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza nelle attività industriali, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli altri edifici. Previsti poi 15 giorni in meno di accensione degli impianti (posticipo di 8 giorni e stop anticipato di 7) e un’ora in meno al giorno di utilizzo. Da queste misure, precisa il Governo, saranno escluse tutte le “utenze sensibili” tra le quali ricadono anche quelle sanitarie. IL PIANO


Il Ministero della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha reso noto il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale resosi necessario a seguito dell’impennata dei prezzi conseguente soprattutto alla crisi ucraina.

Il Governo, si legge in una nota, “conferma gli impegni di decarbonizzazione per il 2030, che anzi assumono in questa fase un’ulteriore rilevanza ai fini strategici dell’aumento della indipendenza energetica”.

“L’insieme delle misure di diversificazione illustrate nel Piano, prosegue la nota, consentirà nel medio termine (a partire dalla seconda metà del 2024) di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e comunque di ridurre l’uso del gas in generale”.

Ma nel breve termine, specifica il Governo, “ferme restando tali iniziative, al fine di risparmiare gas e evitare il più possibile un eccessivo svuotamento degli stoccaggi nazionali anche in previsione della stagione 2023-2024, è comunque opportuno attuare un Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, in linea con le indicazioni della Commissione europea, così come recentemente definite nel Regolamento (UE) 2022/1369 del 5 agosto 2022”.

Tra le misure a breve termine  è prevista una riduzione di un grado nel riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza nelle attività industriali, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli altri edifici. 
Previsti poi 15 giorni in meno di accensione degli impianti (posticipo di 8 giorni e stop anticipato di 7) e un’ora in meno al giorno di utilizzo.

Da queste misure, precisa il Governo, saranno escluse tutte le “utenze sensibili” tra le quali ricadono anche quelle sanitarie.

Il piano promuove anche comportamenti responsabili per la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

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