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Figli maschi o femmine? Il segreto forse nell’età della madre

25 luglio - “Abbiamo riscontrato che un’età materna più avanzata al momento del primo parto è associata a una maggiore possibilità di avere solo maschi o solo femmine”, affermano le autrici di uno studio americano pubblicato su Science Advances.

 

Siamo abituati a pensare che il sesso dei figli sia affidato al puro caso, una probabilità del 50 e 50, come lanciando una moneta. Ma recenti studi suggeriscono che la realtà potrebbe essere più complessa e che alcune donne abbiano una maggiore probabilità di avere figli di un solo sesso. “Dalla mia esperienza personale, ho notato che alcuni amici o familiari hanno solo figli maschi o solo femmine”, racconta Siwen Wang dell’Università di Harvard. “Questo ci ha spinto a chiederci se si tratti davvero solo di casualità o se ci sia una base biologica a spiegare questo fenomeno”, spiega su Science Advances.

In effetti, a livello di popolazione, il rapporto tra nascite maschili e femminili è molto vicino all’equilibrio. Questo perché gli spermatozoi maschili hanno circa la stessa probabilità di contenere un cromosoma X (che genera femmine) o un cromosoma Y (che genera maschi).

Tuttavia, il team di Wang ha voluto esplorare il possibile ruolo delle donne nella determinazione del sesso dei figli. I ricercatori hanno analizzato i dati di più di 58mila madri statunitensi che avevano partecipato a due ampi studi su contraccezione e salute materna. Tra queste, il 61% aveva due figli, il 30% tre, l’8% quattro e una piccola parte cinque o più. Le scienziate hanno incrociato il sesso dei figli con otto caratteristiche materne: altezza, indice di massa corporea, razza, colore dei capelli, gruppo sanguigno, cronotipo (cioè il momento della giornata in cui si è più attivi), età del primo ciclo mestruale ed età alla nascita del primo figlio (compresa tra i 13 e i 48 anni).

Il risultato più significativo riguarda proprio l’età al primo parto. Le donne che hanno avuto il primo figlio dopo i 28 anni avevano una probabilità del 43% di avere solo figli dello stesso sesso (tutti maschi o tutte femmine), rispetto a una probabilità del 34% per le donne che avevano partorito per la prima volta prima dei 23 anni. “Abbiamo riscontrato che un’età materna più avanzata al momento del primo parto è associata a una maggiore possibilità di avere solo maschi o solo femmine”, afferma Wang. Nessuna delle altre caratteristiche analizzate sembrava influenzare il sesso dei figli.

Le spiegazioni possibili sono diverse, ma non ancora definitive. Da un lato, potrebbero essere coinvolti cambiamenti fisiologici legati all’età. Ad esempio, è stato osservato che con il tempo la prima fase del ciclo mestruale tende ad accorciarsi, un fattore che potrebbe favorire il concepimento di maschi. Al contrario, l’abbassamento del pH vaginale con l’età potrebbe aiutare la sopravvivenza degli spermatozoi con cromosoma X, favorendo la nascita di femmine.

Ma secondo Joshua Wilde, economista demografico dell’Università di Oxford intervistato dal New Scientist sui risultati dello studio, il comportamento potrebbe contare quanto (o più di) la biologia. Le donne più adulte, infatti, sarebbero più inclini a pianificare il numero di figli. Così, se i primi due figli sono dello stesso sesso, potrebbero decidere di fermarsi, mentre una donna più giovane potrebbe continuare a cercare un figlio del sesso opposto, senza preoccuparsi troppo della dimensione familiare. Il tema resta aperto. Come sottolineano gli stessi autori dello studio, servono ulteriori ricerche per distinguere con precisione il peso dei fattori biologici, ambientali e comportamentali nella determinazione del sesso dei figli. Nel frattempo, l’idea che il destino dei nostri figli sia scritto solo nella roulette genetica appare sempre più superata.

 

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