19 settembre – Il ministro della Salute ha ribadito l’impegno del Ssn nel garantire cure sicure, con particolare attenzione a neonati e bambini. Il ministro ha illustrato le misure adottate, tra cui l’aggiornamento del monitoraggio degli eventi sentinella e l’introduzione di nuovi criteri per ridurre gli errori diagnostici nel parto. Ha inoltre valorizzato la diffusione della cultura della segnalazione e l’importanza delle buone pratiche raccolte da Agenas, che rappresentano un patrimonio prezioso per l’intero sistema sanitario.
“Un’occasione preziosa di sensibilizzazione ed educazione sull’importanza della sicurezza delle cure per ridurre l’incidenza di errori prevenibili”.
Con queste parole il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha aperto idealmente i lavori della settima Giornata mondiale della sicurezza delle cure e del paziente, sottolineando l’impegno congiunto di Ministero, Regioni e agenzie tecniche per garantire cure sempre più sicure a ogni cittadino, a partire dai più piccoli.
Il tema di quest’anno – cure sicure per ogni neonato e ogni bambino – ha offerto lo spunto per richiamare l’attenzione su aspetti cruciali come la sicurezza del parto, dell’assistenza postnatale, dei farmaci e delle diagnosi. “Obiettivi chiari, precisi e concreti – ha detto Schillaci – alla nostra portata grazie alle numerose attività e misure già adottate”.
Tra le azioni messe in campo, il ministro ha ricordato l’aggiornamento del monitoraggio degli eventi sentinella, con l’introduzione nel 2024 di nuovi criteri per classificare gli eventi avversi correlati al parto, e di un nuovo indicatore per monitorare i danni evitabili da errore diagnostico, che in ambito ostetrico, a livello internazionale, si attestano intorno al 36%.
Schillaci ha inoltre ribadito l’importanza della cultura della segnalazione come strumento fondamentale per migliorare la sicurezza, permettendo di individuare criticità e avviare azioni correttive. “Il nostro Servizio Sanitario Nazionale – ha affermato – sta dimostrando una crescente maturità nell’utilizzare la segnalazione non come elemento punitivo, ma come leva di miglioramento”.
Un altro punto centrale del messaggio è stato l’apprezzamento per il lavoro sulle buone pratiche in sanità: oltre 4.000 quelle raccolte, di cui molte orientate alla sicurezza neonatale e pediatrica. “Esperienze da condividere e reiterare – ha sottolineato – perché diventino patrimonio comune della nostra sanità pubblica. Rappresentano uno stimolo per fare sempre meglio e assicurare a tutti cure sicure e di qualità”.
Chiudendo il suo intervento, il ministro ha rivolto un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari impegnati ogni giorno nel garantire sicurezza e qualità delle cure.