Resistenza antimicrobica. ECDC: minaccia crescente per l’efficacia dei trattamenti contro la gonorrea
14 giungo - Necessario secondo il centro di prevenzione e controllo delle malattie europeo garantire l’uso prudente degli antimicrobici, nel contesto dell’aumento dei casi di gonorrea in Europa: nel 2022 sono stati segnalati un totale di 70.881 casi confermati di gonorrea in 28 paesi UE/SEE, con un aumento del 48% rispetto al 2021.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato oggi un rapporto che evidenzia la minaccia di un aumento della resistenza antimicrobica (AMR) nella Neisseria gonorrhoeae. Questa tendenza preoccupante, emersa dai dati di sorveglianza, evidenzia la necessità di un monitoraggio continuo per indirizzare e aggiornare le linee guida di trattamento e le misure di controllo e per garantire l’uso prudente degli antimicrobici, nel contesto dell’aumento dei casi di gonorrea in Europa: nel 2022 sono stati segnalati un totale di 70.881 casi confermati di gonorrea in 28 paesi Ue/See, con un aumento del 48% rispetto al 2021.
I dati della sorveglianza della sensibilità antimicrobica gonococcica nell’Unione europea/Spazio economico europeo per il 2022 mostrano due ceppi isolati resistenti al ceftriaxone, l’antibiotico raccomandato per il trattamento della gonorrea. Questi ceppi hanno mostrato anche un’ampia resistenza resistenza multifarmaco, limitando ulteriormente le opzioni di trattamento. In più, nel 2022 la percentuale di ceppi isolati resistenti all’azitromicina è aumentata significativamente al 25,6%, rispetto al 14,2% nel 2021.
L’azitromicina è spesso utilizzata con ceftriaxone per trattare la gonorrea, cosa che rende questo risultato particolarmente preoccupante. Anche la resistenza alla ciprofloxacina è aumentata, con il 65,9% dei ceppi isolati che hanno mostrato resistenza nel 2022, rispetto al 62,8% nel 2021. Sebbene la resistenza alla cefixime rimanga bassa, allo 0,3%, il monitoraggio continuo è fondamentale, in particolare perché i ceppi gonococcici resistenti a cefixime e ceftriaxone si stanno diffondendo a livello internazionale. Sebbene la maggior parte delle infezioni da gonorrea nell’Ue/See rimangano curabili con gli antibiotici attualmente raccomandati, le tendenze crescenti nella resistenza sono preoccupanti e richiedono una maggiore vigilanza, insiste l’Ecdc: l’aumento dei ceppi resistenti può compromettere l’efficacia delle opzioni terapeutiche esistenti, ponendo una sfida significativa per la salute pubblica fino a quando non saranno disponibili nuove opzioni terapeutiche.
L’Ecdc raccomanda di rafforzare le iniziative di sanità pubblica volte a prevenire la diffusione della gonorrea, compreso un maggiore accesso ai servizi diagnostici, nonché di promuovere la cooperazione internazionale per aiutare a monitorare e controllare la diffusione di ceppi resistenti oltre confine.