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Lanciata una guida globale per garantire dignità e rispetto nell’assistenza a madri e neonati

5 settembre - La pubblicazione, promossa da Oms, Unfpa, Unicef e Hrp, offre strumenti concreti per i sistemi sanitari: dalle politiche di supporto alla formazione degli operatori, fino al coinvolgimento attivo di donne e famiglie. “Un’assistenza rispettosa non è un lusso, è un diritto umano fondamentale”, sottolinea l’Oms.

 

Una nuova guida all’implementazione, unica nel suo genere, per aiutare i paesi a fornire un’assistenza rispettosa e dignitosa ed eliminare i maltrattamenti nei servizi sanitari materni e neonatali. Un maltrattamento diffuso in molti paesi del mondo, che assume forme diverse, dalla negligenza e dall’abuso alle procedure mediche non consensuali.

A lanciare il Compendio sull’assistenza rispettosa alle madri e ai neonati, l’Oms e le e principali agenzie mondiali per la salute e lo sviluppo, Unfpa, Unicef e Hrp.

Uno studio del 2019 condotto dal Programma Speciale per la Riproduzione Umana (HRP) delle Nazioni Unite, supportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in quattro paesi ha rilevato che oltre il 40% delle donne ha subito abusi o discriminazioni durante il travaglio o il parto, con alcune che sono state schiaffeggiate, insultate o costrette a rimanere immobilizzate. Anche le lacune comunicative sono diffuse in molti contesti. Nello stesso studio, le donne hanno riferito che oltre il 75% delle episiotomie e il 60% degli esami vaginali sono stati eseguiti senza il loro consenso. 

 

Una risorsa globale per l’azione locale 

Rivolta principalmente ai responsabili dei programmi sanitari, la pubblicazione raccoglie quindi dati recenti, fornisce link a strumenti pratici e delinea azioni per aiutare i paesi a rafforzare l’assistenza rispettosa in un’ampia gamma di servizi per la maternità e il neonato. Le indicazioni includono l’emanazione di leggi e politiche di supporto; la formazione e il supporto degli operatori sanitari migliorando i loro ambienti di lavoro e garantendo che abbiano conoscenze e competenze aggiornate, e il coinvolgimento di donne e famiglie nella pianificazione e nel monitoraggio dell’assistenza. 

La pubblicazione evidenzia anche ambiti critici in cui i maltrattamenti vengono spesso trascurati, come la salute mentale perinatale e il sostegno alle famiglie in lutto o ai genitori che si prendono cura di neonati piccoli e malati. 

La guida esorta inoltre i decisori a identificare e affrontare le cause profonde dei maltrattamenti. Queste possono includere politiche dannose, ad esempio quelle relative alla detenzione forzata per mancato pagamento delle spese mediche o alla separazione madre-bambino; stigma e discriminazione, ad esempio, nei confronti delle donne più giovani o nubili o provenienti da contesti svantaggiati; nonché carichi di lavoro eccessivi per gli operatori sanitari o risorse insufficienti nei sistemi sanitari. 

“Un’assistenza rispettosa non è un lusso: è un diritto umano fondamentale che influenza i risultati in termini di salute e l’esperienza di cura delle persone – ha affermato la Dott.ssa Hedieh Mehrtash, Responsabile Tecnico e co-responsabile del compendio – tuttavia, troppo spesso le donne non prendono parte al processo decisionale e vengono trattate con disprezzo o addirittura abusi. Questa nuova pubblicazione è un invito all’azione affinché i sistemi sanitari integrino proattivamente dignità, equità e rispetto in ogni aspetto dell’assistenza alla maternità e al neonato”. 

 

Un decennio di attenzione 

Rappresentando il primo sforzo globale per tradurre i principi di cura rispettosa in strategie di attuazione concrete, il nuovo Compendio dell’Oms sulla cura rispettosa delle madri e dei neonati, spiega una nota, segna una pietra miliare importante in questo ambito. 

Si basa sulla dichiarazione dell’Organizzazione del 2014 sulla prevenzione della mancanza di rispetto e degli abusi durante il parto e riflette la crescente consapevolezza globale che i maltrattamenti nell’assistenza sanitaria non solo danneggiano gli individui, ma minano anche la fiducia nei sistemi sanitari e mettono a repentaglio la salute delle persone. 

“Porre fine ai maltrattamenti e garantire un’assistenza sanitaria rispettosa non è un caso: richiede l’impegno delle autorità sanitarie e di tutte le parti interessate affinché questi principi siano integrati in modo mirato nel sistema sanitario – ha affermato Anayda Portela, scienziata dell’Oms, anche co-responsabile del compendio – ciò significa creare ambienti in cui donne, genitori e operatori sanitari si sentano al sicuro, ascoltati e valorizzati, garantendo al contempo che i servizi siano attrezzati per fornire l’assistenza di qualità di cui ogni donna, bambino e famiglia ha bisogno e merita”.

 

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