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Influenza. Iss: “Nessuna anomalia di incidenza o periodo di picco”

12 gennaio - A seguito dei decessi associati all’influenza e al risalto avuto sulla stampa, l’Istituto Superiore di Sanità interviene per precisare che l‘aumento dei casi (oggi l’incidenza è pari a 17,5 per mille) “complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori”. Anche la sorveglianza dei casi gravi “non presentano anomalie”. Richiamo a vaccinarsi.

Non c’è anomalia nell’andamento dell’influenza in Italia. Lo dice l’Istituto superiore di Sanità (Iss), che a seguito di alcuni articoli di stampa apparsi recentemente a casi gravi e decessi associati ad influenza, ha ritenuto di intervenire per fare chiarezza sulla situazione.

“In base ai dati inviati ad oggi dalle Regioni/PA al sistema di sorveglianza RespVirNet – spiega l’Iss - al momento l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità ‘Alta’, ed è pari, secondo i dati dell’ultimo bollettino, a 17,5 casi per mille assistiti. A questa cifra, e alla conseguente pressione sui sistemi assistenziali, concorrono diversi virus respiratori, dall’influenza vera e propria al Sars-CoV-2 al virus respiratorio sinciziale (Rsv)”.

“Sebbene i livelli raggiunti nelle ultime settimane siano i più alti dall’inizio della sorveglianza – precisa quindi l’Iss - la situazione complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori, e anche il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie, ed è anzi in linea con quanto riportato da altri paesi europei”.

L’Istituto spiega, poi, che “al momento la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A H1N1pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010 ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale. Si sottolinea pertanto l’importanza della vaccinazione specialmente per le categorie per cui è raccomandata”.

L’Iss precisa infine che anche i dati della sorveglianza dei casi gravi (Sari) “fino a questo momento non presentano anomalie, e sono coerenti con il quadro epidemiologico complessivo”.

L’Iss conclude ricordando che procede costantemente il monitoraggio della situazione e lo stesso Istituto sollecita “la completezza e tempestività dei dati riportati dalle Regioni/PA che hanno aderito alla sorveglianza RespVirNet per consentire una affidabile capacità di monitoraggio” (bollettini possono essere consultati qui).


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