Liste d’attesa. Online la Piattaforma nazionale per controllare il rispetto dei tempi per visite ed esami. Schillaci: “Dati migliorano ma non basta”
27 giugno - Disponibile sul Portale della Trasparenza AGENAS la prima versione del cruscotto della Piattaforma Nazionale delle Liste di Attesa. Il Ministro: “Sto incontrando i presidenti delle Regioni, c’è un dialogo continuo volto non a punire le Regioni, ma a collaborare. Serve uno sforzo comune nel quale tutti dobbiamo giocare una parte”.
È disponibile sul Portale della Trasparenza di Agenas la prima versione del cruscotto della Piattaforma Nazionale delle Liste di Attesa (PNLA), istituita con l’art. 1 della Legge n. 107 del 29 luglio 2024. La Piattaforma, realizzata da Agenas, ha l’obiettivo di monitorare su tutto il territorio nazionale i tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali, con particolare riferimento al rispetto dei tempi previsti dalle classi di priorità.
In questa fase iniziale, l’Agenzia acquisisce mensilmente i dati trasmessi da Regioni e Province Autonome in base alle indicazioni del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA).
I dati disponibili sono relativi ai primi 5 mesi del 2025 (gennaio-maggio).
Il cruscotto informativo della Piattaforma rende attualmente disponibili in questa prima versione alcuni indicatori, tra cui:
- il numero totale di prenotazioni;
- la percentuale di prenotazioni nei giorni festivi/prefestivi;
- la quota di prime disponibilità accettate dall’assistito;
- la suddivisione delle prestazioni per classe di priorità (U, B, D, P);
- i tempi medi di attesa per prestazione e classe di priorità.
Sono inoltre riportati i volumi per singola prestazione, classe di priorità e nei giorni festivi/prefestivi.
Il cruscotto sarà progressivamente aggiornato con nuovi contenuti e analisi.
“Da oggi i cittadini potranno accedere alla piattaforma di Agenas per vedere i tempi di attesa su base nazionale per le visite di diagnostica” ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Sul tema delle liste d’attesa, "sto incontrando i presidenti delle Regioni, c’è un dialogo continuo volto non a punire le Regioni, ma a collaborare. Serve uno sforzo comune nel quale tutti dobbiamo giocare una parte. C’è un miglioramento, ma non basta, vogliamo aiutare le Regioni e far sì che il Ssn offra ai cittadini le prestazioni di cui hanno bisogno".