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Manovra. Per la prevenzione 485 milioni. Dal potenziamento degli screening ai vaccini fino alle campagne di comunicazione 

24 ottobre – Si prevedono 238 milioni annui dal 2026 per potenziare gli screening (mammografico e colon-retto) e il programma di screening polmonare. Estensione della mammografia alle donne 45-49 e 70-74 anni e del colon-retto alla fascia 70-74. Altri 247 milioni nel 2026 per ulteriori interventi di prevenzione e 1 milione per campagne di comunicazione del Ministero della Salute.

Un investimento da 485 milioni di euro per rilanciare la prevenzione in Italia.

È quanto prevede la Legge di Bilancio 2026, approvata dal Governo e trasmessa al Senato per l’avvio dell’iter parlamentare. Le misure, destinate a diventare operative a partire dal 2026, puntano a potenziare in modo strutturale gli screening oncologici, estendendone le fasce d’età, e a sostenere l’acquisto regionale di vaccini. Un piano che mira a rendere la diagnosi precoce più equa e accessibile in tutto il territorio nazionale.

La nuova Legge di Bilancio stabilisce infatti uno stanziamento dedicato e permanente di 238 milioni di euro annui a decorrere dal 2026, destinato al rafforzamento di interventi in settori chiave.

Le risorse, che verranno allocate come quota parte del Fabbisogno Sanitario Nazionale Standard, saranno indirizzate verso quattro assi prioritari.

In primo luogo, sarà potenziato lo screening mammografico per il tumore del seno, con l’obiettivo di includere le donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni e, novità assoluta, quelle tra i 70 e i 74 anni. Un ampliamento importante della platea che mira a garantire una copertura preventiva più ampia.

Analogamente, sarà rafforzato lo screening per il tumore del colon-retto, estendendo l’invito anche alle persone nella fascia d’età 70-74 anni.

Terzo pilastro è la prosecuzione del programma di prevenzione e monitoraggio del tumore polmonare, nell’ambito della Rete Italiana Screening Polmonare (RISP). L’obiettivo è garantire una maggiore equità di accesso e un’ampliata copertura territoriale, allargando al contempo la platea dei potenziali beneficiari che rispondono ai requisiti per partecipare al programma, come previsto da normative precedenti.

Infine, è previsto un incremento del finanziamento per l’acquisto di vaccini ricompresi nel calendario nazionale. Le risorse aggiuntive concorreranno al rimborso alle Regioni per questo capitolo di spesa fondamentale.

Accanto a questo stanziamento ricorrente, la Legge di Bilancio 2026 prevede un fondo aggiuntivo una tantum di 247 milioni di euro per il solo anno 2026, da destinare a un ulteriore potenziamento delle misure di prevenzione.

Completa il pacchetto l’autorizzazione, da parte del Ministero della Salute, di campagne di comunicazione istituzionale dedicate alla prevenzione. Per coprire i costi di queste campagne, pari a 1 milione di euro annui a partire dal 2026, verranno utilizzate risorse già destinate al raggiungimento di obiettivi sanitari prioritari di rilievo nazionale.

I criteri di riparto dei 238 milioni di euro annui tra le Regioni saranno definiti in sede di ripartizione del complessivo Fabbisogno Sanitario Standard per l’anno 2026.