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Nitag. Travolto dalle polemiche Schillaci revoca la commissione vaccini dopo appena dieci giorni

5 settembre - Dopo appena dieci giorni dalla nomina del Nitag, il Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni, il Ministro della Salute ha firmato un decreto di revoca della commissione a seguito  delle aspre polemiche e critiche arrivate durante la pausa estiva da parte della comunità scientifica, delle opposizioni e di parte della maggioranza per l’inserimento nella lista dei componenti di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite (che in passato hanno criticato le politiche vaccinali). Se ne riparlerà nei prossimi giorni.

La nuova composizione del Nitag, il Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni, è durata appena dieci giorni, come ‘Un gatto in Tangenziale’. Dopo le polemiche per l’inserimento nella lista dei componenti di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite che in passato hanno criticato le politiche vaccinali durante la pandemia ma anche prima, quando è stato deciso l’obbligo vaccinale per i bambini, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha firmato il 16 agosto un decreto di revoca della commissione.

La nota del Ministero. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato il decreto di revoca del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (National Immunization Technical Advisory Group - NITAG). In particolare, si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Nitag per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati. “La tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore – dichiara il Ministro Schillaci – . Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

Dieci giorni intensi, pieni di critiche che hanno travolto il Ministero della Salute proprio nella settimana di Ferragosto.

Riavvolgiamo il nastro. Il 6 agosto il Ministro firma il decreto che istituisce il nuovo Nitag. Partono subito le polemiche appena letto l’elenco dei nomi dove compaiono Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite che in passato avevano criticato le politiche vaccinali, dall’obbligo per quelle pediatriche introdotte nel 2017 fino alle strategie durante il Covid.

A far partire la valanga è la rinuncia da parte della responsabile della Prevenzione della Regione Veneto e della Conferenza delle Regioni, Francesca Russo che scrive che “la decisione è maturata a seguito della valutazione della composizione del gruppo, nella quale sono presenti componenti che, in passato, hanno più volte espresso pubblicamente posizioni non coerenti con le evidenze scientifiche in materia di vaccinazioni, arrivando in alcuni casi a sostenere o diffondere messaggi contrari alle strategie vaccinali nazionali”.

Arrivano poi le critiche da parte della Società d’Igiene: “Non possiamo esimerci dall’esprimere profonda contrarietà e sconcerto per la decisione di includere tra i membri del Comitato due esponenti notoriamente legati a posizioni antiscientifiche rispetto ai vaccini” afferma Enrico Di Rosa, Presidente della Società Italiana d’Igiene (SItI).

La polemica si allarga alla politica con le opposizioni che criticano duramente le scelte del Ministro: “Orazio Schillaci smetta di farsi dettare la linea dalla maggioranza No vax che lo ha messo sulla poltrona”, sostiene Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva.

“Il Governo faccia un passo indietro repentino e revochi queste nomine. La salute pubblica non è terreno di sperimentazioni politiche o ideologiche: va difesa con rigore, competenza e rispetto delle evidenze scientifiche” afferma Ylenia Zambito del Partito democratico.

Ma anche dalla maggioranza sono arrivate critiche: “La nomina di due noti esponenti no vax all’interno del NITAG, il Gruppo tecnico consultivo sulle vaccinazioni, rappresenta un grave passo indietro nella credibilità delle istituzioni sanitarie del nostro Paese. In un momento storico in cui la fiducia nella scienza e nella medicina è più che mai fondamentale, non possiamo permettere che logiche ideologiche o di equilibrio politico mettano in discussione i pilastri della salute pubblica”. Ha dichiarato Letizia Moratti, Presidente della Consulta Nazionale di Forza Italia.

Nel frattempo, una petizione online lanciata dal Patto Trasversale per la Scienza e firmata anche dal Premio Nobel Giorgio Parisi ha raccolto in pochi giorni oltre 34 mila firme chiedendo la revoca delle nomine. Intervento pesante anche quello degli Ordini dei medici che in una lettera al Ministro hanno denunciato tutta la loro delusione per le nomine di Serravalle e Bellavite.

Critiche sono piovute anche da altri esponenti di spicco del comparto come Silvio Garattini, Matteo Bassetti, Nino Cartabellotta e Roberto Burioni.

In questi caldi 10 giorni i retroscena giornalistici hanno rilevato la forte irritazione del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che pare avrebbe anche minacciato le dimissioni qualora i no alla revoca del Nitag presenti nella Lega e in parte dei Fratelli d’Italia avessero vinto il braccio di ferro. Se ne riparlerà ora nel mese di settembre.

 

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