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Report Oms sul colera: nel 2022 il doppio dei casi del 2021. E nel 2023 il trend sta proseguendo. Appello per fondi e sostegno

29 settembre - Sette paesi, Afghanistan, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Malawi, Nigeria, Somalia, Repubblica araba siriana, hanno segnalato ciascuno oltre 10.000 casi fra sospetti e confermati, rileva l'autorità sanitaria internazionale.

Pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) i dati sull’ondata di colera in corso in alcune zone del mondo. Sebbene la raccolta dei dati rimanga ancora inadeguata, i casi segnalati all’OMS nel 2022 sono stati più del doppio rispetto a quelli del 2021. Quarantaquattro paesi hanno segnalato casi, un aumento del 25% rispetto ai 35 paesi che avevano segnalato casi nel 2021. Non sono stati registrati nuovi focolai, ma quelli in corso appaiono più estesi. Sette paesi – Afghanistan, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Malawi, Nigeria, Somalia, Repubblica araba siriana – hanno segnalato ciascuno oltre 10.000 casi fra sospetti e confermati, rileva l'autorità sanitaria internazionale.

Il colera è un'infezione intestinale acuta che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati da feci contenenti il batterio Vibrio cholerae. È strettamente legato alla mancanza di acqua potabile e servizi igienico-sanitari adeguati, a causa del sottosviluppo, della povertà e dei conflitti. Anche il cambiamento climatico sta giocando un ruolo in questa impennata poiché eventi climatici estremi come inondazioni, siccità e cicloni innescano nuove epidemie e peggiorano quelle esistenti. 

E i dati attuali per il 2023 suggeriscono che questa impennata globale sta proseguendo. Ventiquattro paesi stanno attualmente segnalando epidemie attive, con alcuni paesi che si trovano a gestire crisi acute. L’aumento della domanda di materiali per la lotta al colera ha rappresentato una sfida: dall’ottobre 2022, il Gruppo di coordinamento internazionale (ICG), l’organismo che gestisce le forniture di emergenza di vaccini, ha sospeso il regime vaccinale standard a due dosi nelle campagne di risposta alle epidemie di colera, utilizzando invece un approccio a dose singola. 

L’Oms sta aiutando i paesi a rispondere alle epidemie di colera su un piano di emergenza attraverso il rafforzamento della sorveglianza sanitaria pubblica, della gestione dei casi e delle misure di prevenzione; fornitura di forniture mediche essenziali; coordinamento delle implementazioni sul campo con i partner; sostegno alla comunicazione del rischio e al coinvolgimento della comunità.

L’Oms ha lanciato un appello per la raccolta di 160,4 milioni di dollari per rispondere al colera attraverso un piano strategico globale di preparazione e risposta. Sono stati stanziati 16,6 milioni di dollari dal Fondo di emergenza dell’OMS per la risposta al colera nel 2022 e nel 2023.

 

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