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Report Oms-Unicef sui primi 1000 giorni di vita: in 5 anni +50% Paesi ha sviluppato politiche ad hoc, ma servono sforzi in più

30 giugno - Il Rapporto tiene traccia dei progressi rispetto al quadro globale Nurturing care, un documento guida fondamentale per sostenere il sano sviluppo fisico, intellettuale ed emotivo dei bambini piccoli. Questo quadro promuove un approccio integrato allo sviluppo della prima infanzia, coprendo la nutrizione, la salute, la sicurezza e la protezione, l’apprendimento precoce e l’assistenza reattiva come aree essenziali per gli interventi.

L’Organizzazione mondiale della sanità e l’Unicef lanciano un nuovo  che evidenzia la necessità di intensificare gli investimenti nell’assistenza, soprattutto nei paesi più poveri e fragili, che riguarda i primi anni di vita dei bambini, anni che offrono opportunità irreplicabili per migliorare salute, nutrizione e benessere per tutta la loro vita.

Il rapporto tiene traccia dei progressi rispetto al quadro globale Nurturing care, un documento guida fondamentale per sostenere il sano sviluppo fisico, intellettuale ed emotivo dei bambini piccoli. Questo quadro promuove un approccio integrato allo sviluppo della prima infanzia, coprendo la nutrizione, la salute, la sicurezza e la protezione, l’apprendimento precoce e l’assistenza reattiva come aree essenziali per gli interventi.

“Lo sviluppo della prima infanzia offre una finestra critica per migliorare la salute e il benessere nel corso della vita, con impatti che si fanno sentire anche nella generazione successiva – spiega Anshu Banerjee, Direttore Maternal, Newborn, Child and Adolescent Health and Ageing dell’Oms – sebbene questo rapporto mostri progressi incoraggianti, sono necessari maggiori investimenti in questi primi anni fondamentali in modo che i bambini di tutto il mondo abbiano il miglior inizio possibile per avere una vita sana davanti”.

Le prime esperienze di un bambino hanno un profondo impatto sulla sua salute generale e sul suo sviluppo. Incidono sulla crescita, sull’apprendimento, sul comportamento e, in ultima analisi, sulle relazioni sociali, sul benessere e sui guadagni da adulti. Il periodo che va dalla gravidanza all’età di tre anni è quello in cui il cervello si sviluppa più velocemente, con oltre l’80% dello sviluppo neurale che avviene durante questo periodo. “Ogni bambino ha diritto a un inizio di vita migliore possibile – evidenzia Victor Aguayo, direttore della nutrizione e dello sviluppo infantile dell’Unicef – ciò include il diritto a una buona alimentazione, cure adeguate e apprendimento, salute e un ambiente sicuro. Questi diritti offrono ai bambini l’opportunità di crescere e svilupparsi al massimo delle proprie potenzialità. Man mano che i bambini crescono, intere comunità crescono e un futuro sostenibile è possibile”.

Secondo il rapporto, l’impegno politico per lo sviluppo della prima infanzia è aumentato da quando il Framework è stato lanciato cinque anni fa. Quasi il 50% in più di paesi ha sviluppato politiche o piani correlati e i servizi si sono ampliati. In un recente sondaggio, oltre l’80% dei paesi che hanno risposto ha riferito di aver formato operatori in prima linea per sostenere le famiglie nel fornire attività di apprendimento precoce e assistenza reattiva. Allo stesso tempo – sottolinea il report - sono necessari maggiori investimenti per potenziare i servizi e dimostrare l’impatto di tutto questo, in particolare tra le popolazioni vulnerabili.

 

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