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Risultati del questionario AOGOI sulla distocia di spalle (DS)

L’indagine conoscitiva mediante questionario pubblicato sulla Newsletter AOGOI nel mese di luglio 2023, sebbene aperta per un breve periodo di tempo, ha coinvolto ben 107 colleghe/i che hanno gentilmente risposto, confermando l’interesse per questa rara ma temibile complicanza ostetrica.

L’indagine non aveva fini statistici nazionali ma esclusivamente informativi e documentativi del vissuto professionale dei soci AOGOI, impegnati quotidianamente nell’assistenza alla nascita.

Per quanto riguarda il coinvolgimento nella gestione di una distocia di spalle, hanno risposto SI’ 96 operatori mentre 10 non hanno mai avuto alcuna esperienza. È quindi evidente che hanno risposto al questionario quasi solamente i colleghi che hanno vissuto in prima persona questo evento.
Sebbene la DS sia un avvenimento raro, risulta evidente che prima o poi ognuno di noi si troverà ad affrontare questa emergenza almeno una volta nel corso della professione.

La DS è stata risolta personalmente in 80 casi da chi ha risposto al questionario, mentre in 10 casi le manovre sono state eseguite da un altro collega e in 7 casi dall’ostetrica. Questo dato è interessante perché dimostra che, seppur in una piccola percentuale di casi, l’ostetrica presente al parto deve in autonomia affrontare e risolvere questa complicanza.

Le risposte pervenute confermano il dato della letteratura in merito alle complicanze che la DS e le manovre eseguite per risolverla possono causare alla madre o più frequentemente al neonato. Infatti solo in 4 casi su 98 vi è stato un danno materno mentre ben 19 neonati su 98 hanno riportato una qualche lesione più o meno grave.

Per quanto riguarda la formazione professionale del personale mediante simulazione su manichini dedicati all’apprendimento delle manovre necessarie per affrontare la DS, esiste ancora un ampio margine di intervento e di miglioramento. Infatti mentre 84 operatori hanno dichiarato di aver effettuato un corso di simulazione dedicato alla DS, ben 20 non hanno mai avuto questa opportunità che peraltro dovrebbe essere garantita a tutti come formazione obbligatoria.

Infine per quanto riguarda le manovre eseguite (quasi sempre più di una per ogni caso di DS), le più utilizzate sono quelle che prevedono una mobilizzazione del bacino (McRoberts e Walker) e la Jacquemier (entrambe riportate da 30 operatori). Segue la Rubin 2 (21), Rubin 1 e Woods a pari merito (19), il cambiamento di posizione (carponi e Gaskin) (17) e da ultima la manovra di mobilizzazione con anteriorizzazione della spalla posteriore e della scapola (Woods inversa) (16).

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