Salute e Ambiente. Al top Norvegia e Canada. Italia sopra la media, ma ancora lontana dai migliori d'Europa. Le pagelle dell'Oms
25 luglio - Nel report 2024 dell’OMS l’Italia ottiene un punteggio di 69 su 100, ma resta dietro a 17 Paesi europei. Aria troppo inquinata, accesso all’acqua non garantito per tutti e servizi igienici insufficienti. Norvegia e Canada al vertice della classifica globale.
Un’aria ancora troppo inquinata da particolato fine (PM2.5), una parte della popolazione senza accesso ad acqua potabile sicura e servizi igienici adeguati, aree protette ancora lontane dagli obiettivi internazionali.
Sono questi i principali punti critici che emergono per l’Italia dall’aggiornamento 2024 delle schede su salute e ambiente pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che analizza 183 Paesi valutando 25 indicatori ambientali e sanitari.
Con un punteggio complessivo di 69 su 100, l’Italia si posiziona sopra la media globale (51), ma resta indietro rispetto a ben 17 Paesi europei. Ai vertici della classifica si collocano Norvegia (81), Canada (80), Finlandia e Spagna (77), seguite dalla Germania (76).
Tra i dati più critici per il nostro Paese, l’inquinamento atmosferico risulta ben al di sopra dei limiti OMS, con valori di PM2.5 pari a tre volte la soglia raccomandata. Inoltre, il 7% della popolazione non ha accesso a fonti d’acqua potabile sicura e il 21% non dispone di servizi igienici adeguati. Il dato sulle aree protette è fermo al 15%, distante dall’obiettivo del 30% fissato a livello globale per il 2030.
Il report segnala anche 37 decessi ogni 100.000 lavoratori legati a malattie professionali e una mortalità da incidenti sul lavoro di 1 caso per 100.000. In ambito ambientale e salute pubblica, l’Italia presenta regolamentazioni attive sul radon domestico e sull’uso di lettini abbronzanti, con 4 decessi ogni 100.000 abitanti attribuibili al gas radioattivo e 6 per melanoma.
Secondo l’OMS, un quarto del carico globale di malattia deriva da fattori ambientali prevenibili. Da qui l’appello a investire in aria pulita, acqua sicura, politiche climatiche efficaci e sistemi sanitari sostenibili.
“Non si possono avere persone sane su un pianeta malato”, afferma Maria Neira, direttrice Oms per ambiente e salute. Il nuovo punteggio sintetico, introdotto quest’anno, vuole essere un riferimento per i governi per definire priorità e strategie efficaci: uno strumento che, per l’Italia, indica chiaramente su quali fronti concentrare l’azione.