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Semestre filtro a Medicina: alloggi, mense e borse di studio. Ecco cosa prevede il nuovo decreto del Mur

18 luglio - Tra le novità principali introdotte: accesso ad alloggi e mense universitarie già durante il semestre iniziale, possibilità di ottenere borse di studio annuali a partire dal secondo semestre, e specifiche misure per garantire equità anche agli studenti economicamente svantaggiati. Il decreto uniforma le regole a livello nazionale e promuove trasparenza e informazione attraverso gli enti regionali per il diritto allo studio. IL TESTO

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato un nuovo schema di decreto ministeriale che rappresenta una ulteriore tappa nel processo di riforma dell’accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, e Medicina Veterinaria. Il decreto, emanato in attuazione del D.Lgs. 15 maggio 2025, n. 71, disciplina in modo dettagliato lo “status dello studente” iscritto al cosiddetto “semestre filtro”, ovvero la nuova fase iniziale del percorso di studi prevista dalla riforma.

Si tratta di un provvedimento atteso, che mira a garantire pienamente il diritto allo studio anche in un contesto di profonda trasformazione delle modalità di accesso alle facoltà medico-sanitarie. A partire dall’anno accademico 2025/2026, l’ingresso ai corsi non avverrà più esclusivamente tramite un test unico nazionale preliminare, ma attraverso un semestre iniziale comune e selettivo. Questo semestre rappresenta una sorta di fase propedeutica durante la quale gli studenti possono dimostrare la propria preparazione e attitudine agli studi, prima dell’effettiva immatricolazione al corso di laurea prescelto.

Il decreto interviene per colmare un vuoto normativo: durante questa fase transitoria, come vengono tutelati gli studenti sotto il profilo del diritto allo studio? Quali benefici possono ricevere? E a quali condizioni? Il provvedimento ministeriale risponde a queste domande fissando regole uniformi per tutto il territorio nazionale, ma lasciando comunque spazio a eventuali iniziative migliorative da parte di Regioni, atenei e organismi per il diritto allo studio.

Il testo regola dunque l’accesso ai servizi abitativi e di ristorazione, la possibilità di ottenere borse di studio, la compatibilità con altri percorsi di studio, e le comunicazioni tra Ministero e organismi regionali. Si tratta di norme cruciali per garantire equità e inclusione, soprattutto per gli studenti economicamente svantaggiati, e per sostenere concretamente il successo formativo nella fase iniziale del percorso universitario.

 

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