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Soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani, calano i consumi negli ospedali italiani

19 dicembre – L’igiene delle mani la misura più efficace per prevenire le infezioni correlate all’assistenza sanitaria; tuttavia, questa prassi non è ovunque ben consolidata e i dati del 2024 dell’Iss mostrano un calo nel consumo mediano di soluzione idroalcolica nei reparti di degenza ordinaria (da 24,5 L/1000 GDO nel 2020 a 9,9 nel 2024) e in terapia intensiva (da 79,5 a 37,9). IL REPORT

Nel 2020-2021, in piena emergenza Covid, lavarsi accuratamente le mani, anche usando la soluzione idroalcolica, era diventata una abitudine un po’ per tutti, ma nonostante l’igiene delle mani è universalmente riconosciuta come la misura più efficace per prevenire la diffusione di microrganismi resistenti agli antibiotici e per ridurre le infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA), questa prassi non è ovunque ben consolidata e nel 2024 mostra anche un calo nelle strutture ospedaliere italiane.

È quanto mostra la sorveglianza nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità, che utilizza i dati di consumo delle soluzioni idroalcoliche per stimare l’adesione del personale sanitario alle pratiche igieniche e, di conseguenza, prevenire le ICA.

Dal “Rapporto Iss Sorveglianza RIS-6/2025 – CSIA: Sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero. Dati 2024” (che nel 2024 ha visto la partecipazione di 720 strutture ospedaliere che hanno fornito dati sul consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani, espresso in litri ogni 1000 giorni di degenza ordinaria: L/1000 GDO) mostra un consumo mediano nazionale di 16,3 L/1000 GDO per l’intera struttura, 9,9 L/1000 GDO per la degenza ordinaria, 9,5 L/1000 GDO in area medica, 10,0 L/1000 GDO in area chirurgica, 37,9 L/1000 GDO in terapia intensiva e 8,3 L/1000 GDO in area ortopedica.

Dal 2020 al 2024 le strutture partecipanti sono passate da 425 a 720, mentre il consumo mediano in degenza ordinaria è diminuito da 24,5 a 9,9 L/1000 GDO, scendendo sotto la soglia di 20 L/1000 GDO dal 2022. Nonostante la diminuzione generale, 8 regioni (Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, PA Bolzano, PA Trento, Sicilia, Toscana, Umbria) hanno registrato valori superiori rispetto al 2023.

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Il consumo mediano di soluzione idroalcolica a livello nazionale nei reparti di terapia intensiva rimane elevato in tutti gli anni inclusi nell’analisi (79,5 nel 2020, 62,2 nel 2021 e 46,1 L/1000 GDO nel 2022, 39,9 L/1000 GDO nel 2023, 37,9 L/1000 GDO nel 2024), sebbene in costante diminuzione e con un valore inferiore alla media europea pari a 92,2 L/1000 GDO nel 2022.

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