Tossicodipendenze. Calano i consumi tra i giovani, ma aumentano i rischi da cocaina e nuove dipendenze. La relazione al Parlamento
27 giugno - La Relazione evidenzia un lieve calo del consumo di droghe tra i giovani, ma segnala un aumento dei decessi da cocaina, l’espansione delle Nuove Sostanze Psicoattive (79 individuate nel 2024) e un boom nell’uso di psicofarmaci senza prescrizione, soprattutto tra le ragazze. Preoccupano anche il gioco d’azzardo (oltre 1,4 milioni di studenti coinvolti) e l’uso problematico del web. Stabile l’attività dei SerD, con oltre 134.000 utenti seguiti. Annunciata per novembre la VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze. LA RELAZIONE
È stata presentata la Relazione annuale relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, con i dati aggiornati al 2024. Il documento, redatto dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, offre un quadro complesso e articolato. Se da un lato si registra un lieve calo del consumo di droghe tra i giovani, dall’altro emergono nuove sfide per la salute pubblica, legate alla diffusione di sostanze sempre più potenti, alla comparsa di nuove droghe sintetiche e all’espansione di comportamenti a rischio come gioco d’azzardo e uso problematico delle tecnologie digitali.
Consumi in calo tra gli studenti, ma l’uso resta diffuso
Nel 2024, secondo i dati dello studio ESPAD Italia, quasi 910.000 studenti tra i 15 e i 19 anni (pari al 37% del totale) hanno fatto uso almeno una volta nella vita di una sostanza psicoattiva illegale, mentre 620.000 (25%) lo hanno fatto nel corso dell’ultimo anno. La cannabis resta la sostanza più diffusa (21%, in calo rispetto al 22% del 2023), seguita da NPS (5,8%), cannabinoidi sintetici (3,5%), stimolanti (2,4%), cocaina (1,8%), allucinogeni (1,2%) e oppiacei (1,2%, dato stabile).
Nonostante la diminuzione generale, la precocità dei consumi resta elevata: oltre un terzo degli studenti ha provato cannabis prima dei 14 anni, e il 36% afferma di poterla reperire facilmente. Il policonsumo coinvolge circa il 6,5% degli studenti, con comportamenti spesso associati ad altri rischi come binge drinking, uso di psicofarmaci senza prescrizione e atti di vandalismo.
Cocaina: impatto sanitario in crescita e decessi ai massimi storici
Il dato più allarmante riguarda l’aumento dei decessi per cocaina: nel 2024 sono stati 80, pari al 35% del totale, e per la prima volta hanno eguagliato quelli per eroina. La sostanza è anche responsabile del 30% dei ricoveri ospedalieri droga-correlati e rappresenta la prima causa di accesso nei SerD per il 23% degli utenti (più un ulteriore 3,3% per crack).
Secondo le analisi delle acque reflue urbane, la cocaina è la seconda droga più usata dopo la cannabis, con una media di 11 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti. Preoccupa anche l’aumento della purezza del crack, che ha raggiunto concentrazioni attive fino al 90%.
Cannabis: stabile il consumo, ma più potente
La cannabis continua a essere la sostanza più diffusa. È responsabile del 77% delle segnalazioni amministrative per uso personale e del 37% delle denunce per spaccio. L’analisi delle acque reflue ne conferma la predominanza, con circa 52 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti. Il dato critico è l’aumento della concentrazione di THC: nei prodotti a base di hashish è quadruplicata in meno di un decennio, passando dal 7% del 2016 al 29% del 2024. Questo incremento si registra soprattutto nei liquidi per sigarette elettroniche.
Nuove Sostanze Psicoattive (NPS): 79 identificate nel 2024
Il Sistema Nazionale di Allerta Rapida per le Droghe (NEWS-D) ha intercettato 79 nuove sostanze psicoattive in circolazione in Italia, tra cui cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine e oppioidi nitazenici. Di particolare rilievo il sequestro di “cocaina rosa”, una miscela pericolosa a base di MDMA e ketamina. In aumento anche i casi di intossicazione acuta da NPS, tra cui un decesso da catinoni sintetici.
Psicofarmaci senza prescrizione: un fenomeno esplosivo
Il consumo di psicofarmaci senza prescrizione tra i giovani ha raggiunto livelli record. Nel 2024, oltre 510.000 studenti tra i 15 e i 19 anni ne hanno fatto uso almeno una volta nella vita, e 180.000 studenti minorenni (il 12%) ne hanno fatto uso solo nell’ultimo anno. Il fenomeno è particolarmente diffuso tra le ragazze, che rappresentano la maggioranza degli assuntori.
Gioco d’azzardo e dipendenze digitali: preoccupazione crescente
Nel 2024, circa 1,5 milioni di studenti hanno riferito di aver giocato d’azzardo almeno una volta, il 62% del totale. Il gioco online coinvolge l’11% degli studenti. Più di 290.000 ragazzi mostrano un profilo di gioco a rischio. L’uso problematico di internet interessa oltre 320.000 studenti, spesso con effetti negativi su sonno, relazioni e rendimento scolastico
Servizi e prevenzione: una rete solida ma da rafforzare
Nel 2024, i Servizi per le Dipendenze (SerD) hanno seguito 134.443 persone (+2,7% rispetto al 2023), mentre le comunità terapeutiche ne hanno accolte 23.977. Gli accessi in pronto soccorso per motivi droga-correlati sono stati 8.378. Le attività di prevenzione, soprattutto in ambito scolastico, sono aumentate: 328 progetti attivati in istituti secondari di I e II grado, con una crescente attenzione anche al bullismo e all’educazione digitale.