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Fentanyl. Presentato il Piano nazionale di prevenzione e contrasto. Schillaci: “Utilizzo distorto del farmaco può comportare effetti devastanti”

15 marzo - Al momento in Italia non esiste un’emergenza Fentnyl e il Piano nazionale serve proprio per prevenire questo rischio. Schillaci: “Il piano nazionale contiene sia misure di prevenzione che di contrasto. Quelle di prevenzione si concentrano sul rafforzamento delle azioni di monitoraggio e controllo per evitare l’utilizzo della sostanza per scopi non sanitari. Saranno organizzati anche corsi di formazione per il personale sanitario”. Il Naloxone per contrastare gli effetti del Fentanyl dovrà essere distribuito capillarmente. IL TESTO DEL PIANO

“Il Fentanyl ha un’importanza clinica riconosciuta, viene utilizzato per terapia dolore e per le anestesia pre operatorie. Ovviamente il suo utilizzo distorto può comportare effetti devastanti sulla salute delle persone, come tragicamente testimoniano i tanti decessi avvenuti negli ultimi anni, in particolare negli Stati Uniti”.

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante il suo intervento a Palazzo Chigi per la presentazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici.

Al momento in Italia non esiste un’emergenza Fentnyl e il Piano nazionale serve proprio per prevenire e contrastare questo rischio. Questo perché la sostituzione eroina-fentanyl è facile: ne basta dosi inferiori, è a basso costo, è facile sia da nascondere che da reperire se non adeguatamente custodita all’interno delle farmacie. Gli effetti, come dicevamo, sono devastanti. I decessi causati dal Fentanyl sono passati da 68mila nel 2020 ad oltre 100mila nel 2022. La potenza del Fentanyl è infatti superiore di circa 50-100 volte rispetto alla morfina. Ma vi sono già sul mercato sostanze simili al Fentanyl con una potenza fino a 100.000 volte superiore alla morfina. Basta dunque un piccolissimo errore nella preparazione della dose per causare una overdose. Tra i rischi segnalati c’è anche quello di un suo utilizzo come sostanza incapacitante in casi, ad esempio, di violenza sessuale.

“Il consumo sempre maggiore di Fentanyl all’estero, la facilità di reperirlo, il fatto che anche dosi estremamente esigue possano essere potenzialmente legali, impongono la necessità di adottare strategie per prevenire e contrastarne il consumo personale e lo spaccio sul territorio - ha spiegato Schillaci -. Il piano nazionale contiene sia misure di prevenzione che di contrasto. Quelle di prevenzione si concentrano sul rafforzamento delle azioni di monitoraggio e controllo della distribuzione e somministrazione del Fentanyl al fine di evitare l’utilizzo della sostanza per scopi non sanitari. Sarà implementata la sicurezza dei luoghi dove la sostanza è conservata. Si stanno allertando per questo Regioni e farmacie per far sì che venga prestata la massima attenzione per garantire la corretta custodia del farmaco. E saranno organizzati anche corsi di formazione per il personale sanitario coinvolto finalizzati al riconoscimento delle overdosi da Fentanyl, al fine della immediata somministrazione dell’antidoto, e alla gestione degli effetti della sostanza”.

“Quanto alle misure di contrasto, queste si concentreranno sulla messa a punto di procedure operative volte al contenimento del fenomeno, nonché alla promozione di campagne informative per la popolazione, con particolare attenzione alle categorie a maggior rischio di consumo della sostanza. Il Naloxone, per contrastare gli effetti del Fentanyl, non dovrà mai mancare e dovrà essere distribuito capillarmente sul territorio, in particolare nei luoghi più sensibili”, ha concluso il ministro.

Sul tema è intervenuto con una nota ufficiale anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Siamo fieri che l’Italia sia una delle primissime Nazioni in Europa ad adottare un piano molto articolato di prevenzione contro l’uso improprio del fentanyl e degli altri oppioidi sintetici. Il fentanyl, nota come “droga degli zombie”, la cui diffusione ha provocato negli Stati Uniti una vera e propria emergenza, è un analgesico molto potente che può avere effetti devastanti su chi lo assume per scopi diversi da quelli sanitari. Sono sufficienti, infatti, appena 3 milligrammi della sostanza per uccidere una persona.

La parola d’ordine del Governo è prevenzione. Principio che ispira il nostro piano d’intervento per scongiurare la diffusione del fentanyl sul territorio nazionale e sensibilizzare i cittadini, in particolare le giovani generazioni, sulla pericolosità della sostanza. Ringrazio il Sottosegretario Mantovano, il Dipartimento Politiche Antidroga e tutti i Ministeri che hanno elaborato il Piano e che hanno predisposto azioni concrete e interventi mirati. La lotta alla droga e a tutte le dipendenze patologiche è una priorità assoluta di questo Governo e in questa direzione continueremo a lavorare, senza sosta e con determinazione”.

 

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