“I guanti non sostituiscono l’igiene delle mani”. Il promemoria dell’Oms
9 maggio - I guanti possono contaminarsi proprio come le mani e spesso vengono utilizzati in modo improprio, ad esempio indossandoli a tempo indeterminato, Inoltre, l’uso eccessivo di guanti contribuisce al degrado ambientale. In occasione della Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani, l’Oms esorta governi, strutture sanitarie e operatori in prima linea di tutto il mondo, a rafforzare le pratiche di igiene delle mani. E In Italia, secondo i dati Iss “Cala negli ospedali il consumo di soluzione idroalcolica”.
L’igiene delle mani è uno degli strumenti più efficaci, accessibili e universali a nostra disposizione per prevenire la trasmissione delle infezioni e fornire un’assistenza medica di alta qualità, pulita e sicura.
Sebbene i guanti medicali svolgano un ruolo fondamentale nella prevenzione della trasmissione di infezioni, ad esempio in caso di rischio di esposizione a sangue e fluidi corporei, non possono sostituire l’igiene delle mani al momento opportuno.
I guanti sono infatti protettivi ma non infallibili o privi di problemi, possono contaminarsi proprio come le mani e spesso vengono utilizzati in modo improprio, ad esempio indossandoli a tempo indeterminato mentre gli operatori sanitari passano da un paziente all’altro o quando eseguono più procedure sullo stesso paziente. Inoltre, l’uso eccessivo di guanti contribuisce al degrado ambientale.
Ecco quindi che in occasione della Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani che si celebra oggi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un messaggio “Guanti, a volte. Igiene delle mani, sempre” ed esorta i governi, le strutture sanitarie e gli operatori in prima linea di tutto il mondo a rafforzare le pratiche di igiene delle mani, un intervento comprovato ed economicamente vantaggioso per proteggere sia i pazienti che gli operatori sanitari.
“I guanti medicali possono ridurre il rischio di infezione, ma non sostituiscono mai l’igiene delle mani – ha affermato il Dott. Bruce Aylward, Vicedirettore Generale dell’Oms, Copertura Sanitaria Universale, Life Course – raddoppiamo quindi il nostro impegno e le nostre azioni per migliorare l’igiene delle mani negli ambienti sanitari e garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari”.
Salva vite, risparmia denaro e riduci gli sprechi Ogni dollaro USA investito nell’igiene delle mani può generare fino a 24,6 dollari USA di ritorno economico, sottolinea l’Oms.
Inoltre in 2 strutture sanitarie su 5 mancano ancora i servizi di base per l’igiene delle mani, mettendo a rischio 3,4 miliardi di persone.
L’uso improprio dei guanti poi non solo compromette le pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, ma aumenta anche significativamente i rifiuti sanitari. Gran parte di questi rifiuti può essere evitata mantenendo l’igiene delle mani e utilizzando i guanti solo quando necessario.
Pensiamo che un ospedale universitario medio di un paese sviluppato, genera ogni anno 1,634 tonnellate di rifiuti sanitari, equivalenti a oltre 360 elefanti africani. Gran parte di questi rifiuti, evidenzia l’Oms, avrebbe potuto essere evitata se i guanti fossero stati utilizzati correttamente e fosse stata praticata una buona igiene delle mani. Inoltre, la maggior parte dei guanti usati è considerata infettiva e richiede l’incenerimento ad alta temperatura o un trattamento specializzato, aggiungendo pressione ai già oberati sistemi di gestione dei rifiuti.
È necessario agire subito
L’Oms esorta quindi i decisori politici nazionali e la comunità sanitaria ad adottare le seguenti misure per migliorare l’uso razionale dei guanti e l’igiene delle mani negli ambienti sanitari:
- Stabilire l’osservanza dell’igiene delle mani come indicatore di prestazione del sistema sanitario nazionale entro il 2026, in linea con il piano d’azione globale e il quadro di monitoraggio sulla prevenzione e il controllo delle infezioni (IPC), 2024-2030;
- Allineare gli sforzi nazionali sull’igiene delle mani con le linee guida dell’OMS sull’igiene delle mani nell’assistenza sanitaria;
- Formare gli operatori sanitari sull’uso appropriato dei guanti e sulle linee guida dell’Oms chiamate i 5 momenti per l’igiene delle mani;
- Concentrarsi sulla riduzione dell’uso non necessario dei guanti per ridurre al minimo gli sprechi sanitari; fornire le risorse necessarie per consentire la pratica dell’igiene delle mani nel punto di cura;
- Per evitare un uso improprio dei guanti, è consigliabile tenere a portata di mano un numero sufficiente di guanti di buona qualità.
Iss: “Cala negli ospedali il consumo di soluzione idroalcolica” E se l’igiene delle mani può salvare milioni di vite ogni anno come ricorda l’Oms, in Italia questa procedura è a rischi: i dati Iss, relativi alla sorveglianza sul consumo di soluzione idroalcolica negli ospedali, segnalano infatti un calo costante negli ultimi anni dell’uso.
I dati del consumo di soluzione idroalcolica negli ospedali
Secondo gli ultimi numeri disponibili del sistema di sorveglianza del consumo di soluzione idroalcolica (Csia) nelle strutture sanitarie, che aggiornano quelli pubblicati lo scorso novembre con ulteriori dati per due Regioni, nel 2023 il dato nazionale mediano è stato di 10,5 L/1000 GDO (litri ogni mille giornate di degenza ospedaliera) per la degenza ordinaria.
I consumi variano per area: più alti in terapia intensiva (39,9 L/1000 GDO), più bassi in ortopedia (8,9 L/1000 GDO).
Le due Province Autonome (Trento e Bolzano) presentano valori superiori alla media, mentre diverse Regioni del Sud mostrano valori inferiori. Negli anni, si è osservato un progressivo calo dei consumi in tutte le aree, con un consumo per la degenza ordinaria che è dimezzato negli ultimi tre anni, scendendo sotto il valore soglia di 20 litri.