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Infezioni ospedaliere. Gemmato: “Avviate iniziative per contenerne gli effetti sulla salute pubblica”

9 maggio - “Ritengo che sia di tutta evidenza che il Governo abbia chiaramente posto tra le sue priorità il contrasto ai fenomeni delle ICA e dell’antimicrobico-resistenza avviando tutte le iniziative necessarie e opportune per contenerne gli effetti della salute pubblica e posso garantire, in questa sede, che l’attenzione sul tema da parte del Ministero della Salute resterà sempre alta”. Così il sottosegretario Gemmato rispondendo alla Camera all’interrogazione di Di Lauro (M5S).

Il Governo ha “chiaramente posto tra le sue priorità il contrasto ai fenomeni delle ICA e dell’antimicrobico-resistenza avviando tutte le iniziative necessarie e opportune per contenerne gli effetti della salute pubblica e posso garantire, in questa sede, che l’attenzione sul tema da parte del Ministero della Salute resterà sempre alta”.

Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo questa mattina in aula alla Camera all’interrogazione di Carmen Di Lauro (M5S) sulle iniziative per contrastare il fenomeno della mortalità da infezioni ospedaliere.

Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Gemmato.

“Ringrazio l’onorevole Di Lauro perché mi consente di evidenziare il particolare interesse che negli ultimi anni il Governo ha posto sulla materia della prevenzione e controllo delle infezioni correlate alle ICA, anche in conseguenza alla pandemia da Sars-CoV-2 (in realtà a tutta la prevenzione, e stiamo cercando di sviluppare un’azione di Governo mirata sulla prevenzione, quindi riequilibrando quella sproporzione che abbiamo ereditato, che ci racconta che il 95 per cento viene investito in cura e solo il 5 per cento in prevenzione). Dopo la pandemia Covid-19, infatti, la sensibilità e la consapevolezza rispetto al tema delle ICA e dell’antibiotico-resistenza sono aumentate perché la pandemia ha imposto differenziazioni nell’applicazione delle misure di prevenzione e di controllo delle infezioni. In particolare, l’obiettivo di miglioramento dell’applicazione delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni si raggiunge, prima di tutto, attraverso la preparazione e la formazione specifica in questo settore.

A tal riguardo, ricordo che nell’ambito della missione 6 della componente 2.2 del PNRR è stato dato particolare rilievo alle infezioni ospedaliere.

In particolare, il subinvestimento Pnrr misura M6C212.2.B che recita “Sviluppo delle competenze tecniche professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario - Sub-misura: corso di formazione in infezioni ospedaliere” per il quale è previsto un finanziamento complessivo di 80 milioni di euro, prevede di avviare un piano di formazione sulla sicurezza in tema di infezioni ospedaliere per le risorse umane del servizio sanitario nazionale, mirando alla formazione di numero 293.386 unità di personale entro il giugno del 2026. In merito allo stato di avanzamento procedurale di detto sub-investimento, riferisco che tutte le regioni e le province autonome hanno completato, nel mese di marzo del 2023, la fase della selezione degli enti erogatori dei corsi di formazione e, successivamente, è stata completata la procedura di registrazione per i corsi di formazione sulle infezioni ospedaliere raggiungendo la misura relativa milestone nazionale.

Ad oggi, è in corso di attuazione il target intermedio, concernente la formazione di 150.000 unità di personale entro il primo semestre dell’anno. Inoltre, la Commissione nazionale per la formazione continua, al fine di potenziare l’offerta formativa in tema di infezioni ospedaliere, ha adottato la delibera numero 5, dell’8 novembre 2023, con la quale la predetta formazione è stata riconosciuta quale tematica di interesse nazionale per il triennio 2024-2026, consentendo - e questo è l’elemento diciamo di stimolo - una maggiorazione pari allo 0,3 crediti per ora, rendendola quindi più attrattiva per i discenti.

L’altro aspetto di particolare rilievo è rappresentato dall’importanza di una gestione, attenta e responsabile, degli antibiotici, finalizzata alla riduzione dello sviluppo dell’antimicrobico-resistenza.

Nonostante le iniziative di sensibilizzazione su questi temi, ripetutamente attivate dal Ministero della Salute proprio negli ultimi anni, nel 2023 il consumo umano degli antibiotici per uso sistemico nel nostro Paese è aumentato del 5,4 per cento rispetto al 2022, continuando a rimanere al di sopra del consumo medio europeo.

In questo scenario, il Ministero della Salute continua a supportare le iniziative di contrasto all’antimicrobico-resistenza e alle ICA, le infezioni ospedaliere, che mi appresto ad illustrare sinteticamente di seguito.

Anzitutto, l’elemento rilevante nell’ambito del contrasto all’AMR è rappresentato dal Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza, il PNCAR 2022-2025, le cui attività programmate per il triennio 2023-2025 - voglio sottolinearlo - sono state recentemente finanziate da questo Governo, che ha messo a disposizione, a tal fine, una somma complessiva di 120 milioni di euro.

Nell’ambito del PNCAR è prevista l’istituzione di due gruppi di lavoro che si occupano, rispettivamente, di prevenzione e di sorveglianza delle ICA, e il gruppo che si occupa della prevenzione ha elaborato le linee guida nazionali “diagnosi e management delle infezioni multi-resistenti”.

Inoltre, una prima bozza di Piano nazionale di sorveglianza dell’ICA è stata prodotta dal gruppo e sottoposta alla valutazione degli uffici del Ministero della Salute per i successivi seguiti o integrazioni, mentre, in fase finale di stesura, la bozza di Piano nazionale di prevenzione delle ICA.

Sempre nell’ambito del vigente PNCAR 2022-2025, segnalo che è stata istituita una cabina di regia ed è stata aggiornata la composizione del gruppo tecnico di coordinamento della strategia nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza e di 13 gruppi di lavoro nazionali.

Ancora con riferimento al PNCAR 2022-2025, evidenzio che sono stati riformulati gli indicatori nazionali di consumo degli antibiotici in ambito umano, integrandoli con indicatori pediatrici. Segnalo ulteriormente che sono stati nominati anche 25 referenti regionali per l’antimicrobico-resistenza, e censiti i gruppi tecnici di coordinamento regionale.

Segnalo che è in corso l’attivazione della scheda ICA del sistema di segnalazione delle malattie infettive, in collaborazione con le regioni e le province autonome. Sullo stesso tema, evidenzio che l’Agenzia italiana del farmaco, l’Aifa, ha elaborato le raccomandazioni sulla terapia mirata delle infezioni resistenti e si è occupata della traduzione del manuale AWaRe in italiano.

Ricordo, inoltre, che nel 2024 il Ministero della Salute ha inserito le ICA come evento sentinella nel monitoraggio degli errori in sanità, includendo tutti i casi di decesso da sepsi, conseguenti ad ICA.

È stata anche condotta un’indagine conoscitiva con le regioni e province autonome, rispetto al livello di IPC implementato nelle strutture, i cui dati confluiranno nella piattaforma SIMON osservatorio buone pratiche AgeNaS e Istituto superiore di sanità, indagine che verrà ripetuta nel corso del 2025.

Sono in corso, poi, le analisi dei sui dati 2022 per il monitoraggio dell’implementazione delle azioni di contrasto a livello regionale, nell’ambito del progetto SPiNCAR finalizzato a orientare in una direzione comune le azioni di regioni e aziende sanitarie per il contrasto alla antimicrobico-resistenza.

Devo riferire, inoltre, che l’Italia ha partecipato, con il supporto del Ministero della Salute, a tutte le indagini puntuali di prevalenza delle ICA condotti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), sia per gli ospedali per acuti che per le lungodegenze.

Il Ministero ha supportato, altresì, le sorveglianze speciali dell’Istituto superiore di sanità, come ad esempio la sorveglianza sul consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero, le sorveglianze pilota per infezioni da clostridioides difficile e staphylococcus aureus resistenti alla meticillina (MRSA) e le altre sorveglianze in corso in Italia per la raccolta dati in terapia intensiva.

Inoltre, nel biennio 2022-2023, il Centro nazionale per il controllo delle malattie (CCM) ha finanziato tre progetti sull’antimicrobico-resistenza per il settore umano con 1,4 milioni di euro.

Considerato quanto appena illustrato, ritengo che sia di tutta evidenza che il Governo abbia chiaramente posto tra le sue priorità il contrasto ai fenomeni delle ICA e dell’antimicrobico-resistenza avviando tutte le iniziative necessarie e opportune per contenerne gli effetti della salute pubblica e posso garantire, in questa sede, che l’attenzione sul tema da parte del Ministero della Salute resterà sempre alta”.

 

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