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Medicina difensiva e liste d'attesa. Ministero: “Al lavoro per rendere definitivo lo scudo penale per gli operatori sanitari”

4 luglio - Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, durante lo svolgimento dell’interrogazione parlamentare a risposta immediata in Commissione Sanità e Affari Sociali della Camera.

"Per quanto riguarda l’incremento delle liste di attesa dovuto all’eccesso di prescrizioni inappropriate, si sta lavorando per rendere definitiva la misura dello scudo penale per gli operatori sanitari, al fine di circoscrivere il fenomeno della medicina difensiva".

Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, durante lo svolgimento dell’interrogazione parlamentare a risposta immediata in Commissione Sanità e Affari Sociali della Camera.

Durante l’interrogazione, presentata dalla deputata Ilenia Malavasi (Pd) e altri firmatari, il sottosegretario alla Salute ha illustrato le azioni che il Governo sta mettendo. Il cosiddetto Decreto Liste d’Attesa è già in parte operativo: tre decreti attuativi sono stati pubblicati, mentre altri tre sono in dirittura d’arrivo. Tra questi, uno dei più attesi riguarda il rafforzamento dei poteri di intervento dell’Organismo di verifica e controllo, che potrà agire in caso di criticità segnalate dalla piattaforma nazionale.

Novità in arrivo anche per i Centri Unici di Prenotazione: il nuovo piano prevede anche avvisi per ricordare agli utenti data e orario della visita. Un altro punto chiave è il personale. Il Governo sta lavorando a un decreto per definire meglio il fabbisogno di personale sanitario. Intanto, diverse misure sono. già in vigore: la legge di bilancio 2025 ha previsto incentivi economici e una tassazione agevolata per gli straordinari. Tra le iniziative adottate, anche la proroga della possibilità di assumere medici specializzandi con contratti a tempo determinato, anche dal secondo anno di corso, e la possibilità di estendere il servizio dei sanitari fino a 70 anni. Infine, un incentivo alle Regioni più virtuose: a partire da quest’anno, chi rispetta gli standard sulle liste d’attesa potrà accedere a fondi aggiuntivi: 50 milioni nel 2025 e 100 milioni annui dal 2026.

 

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