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Salute materno infantile. Unicef, muore una donna ogni 2 minuti per complicazioni dovute alla gravidanza o al parto

9 maggio - E 1 miliardo di donne e ragazze soffre per varie forme di malnutrizione, di queste due terzi devono affrontare la carenza di vitamine e minerali essenziali. Inoltre oltre 500 milioni di donne soffrono di anemia nutrizionale che aumenta il rischio di complicazioni pericolose per la vita durante la gravidanza e il parto.

Nonostante si assista a un calo globale del 40% dei decessi materni tra il 2000 e il 2023, il ritmo del miglioramento è rallentato in modo significativo dal 2016: si stima che 260.000 donne siano morte nel 2023 a causa di complicazioni dovute alla gravidanza o al parto, il che equivale a una morte materna ogni due minuti.

Questi i numeri ricordati dall’Unicef in occasione della Festa della Mamma che l’organizzazione dedica al tema della nutrizione materna, fondamentale per la salute materno infantile per tutto l’arco della gravidanza fino alla nascita: più di 1 miliardo di donne e ragazze adolescenti soffre infatti per varie forme di malnutrizione e due terzi devono affrontare la carenza di vitamine e minerali essenziali.

Oltre 500 milioni di donne soffrono di anemia nutrizionale, una condizione che ha un grave impatto sull’energia e sulla salute generale. Queste condizioni, sottolinea l’Unicef, pregiudicano la loro salute e aumentano il rischio di complicazioni pericolose per la vita durante la gravidanza e il parto.

L’aumento dei prezzi dei generi alimentari e le difficoltà finanziarie spingono molte di loro a dare la priorità all’alimentazione della famiglia piuttosto che a sé stesse. Nelle aree a basso reddito e in quelle colpite dalla crisi, i finanziamenti inadeguati e l’accesso limitato ai servizi sanitari aggravano il problema, lasciando molte madri senza le cure di cui hanno bisogno.

Lo stato nutrizionale di una madre è un fattore determinante per la sopravvivenza, la crescita e lo sviluppo delle figlie e dei figli, influenzandone la nutrizione e lo stato di salute per tutta la vita e incidendo anche sulla generazione successiva.

Per affrontare questa crisi, l’Unicef ha lanciato il Piano di Accelerazione per la prevenzione della malnutrizione e dell’anemia in gravidanza, rivolto a sedici Paesi prioritari dove i bisogni sono più acuti. Il Piano è stato concepito per fornire servizi nutrizionali essenziali che sostengano le donne durante la gravidanza e l’allattamento, garantendo la nutrizione sia materna che infantile.

In Italia l’Unicef porta avanti le Baby-Friendly Initiatives (BFI): buone pratiche, basate su prove di efficacia, che proteggono, promuovono, sostengono l’allattamento e mirano ad una genitorialità responsiva, offrendo al contempo cure e sostegno adeguati alle madri. Le Baby-Friendly Initiatives comprendono 36 Ospedali e 11 comunità riconosciuti Amiche delle bambine e dei bambini e 4 corsi di laurea Amici dell’Allattamento.

Inoltre, fanno parte del programma dell’Unicef Italia “Insieme per l’allattamento” oltre 1.100 Baby Pit Stop (BPS), aree allestite per accogliere i genitori che vogliono allattare o cambiare il pannolino quando si trovano fuori casa.

 

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