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Virus sinciziale. Ministero Salute: “Dal 2025/2026 monoclonali nel calendario vaccinale e vaccino per donne in gravidanza”

4 luglio - Il Ministro Schillaci ha annunciato in Aula alla Camera nuove misure per contrastare il virus respiratorio sinciziale (RSV), con particolare attenzione a neonati, donne in gravidanza e anziani. Tra le iniziative, l’introduzione di anticorpi monoclonali nel calendario vaccinale e la previsione di un vaccino per le donne in gravidanza nella stagione 2025-2026. Stanziati 50 milioni di euro per garantire l’accesso universale all’immunizzazione dei neonati.

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha risposto in Aula alla Camera al question time ad un’interrogazione presentata da Simona Loizzo (Lega) riguardo le iniziative per promuovere la vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV).

Schillaci ha sottolineato l’importanza di proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione, tra cui anziani, donne in gravidanza e neonati, evidenziando i dati preoccupanti relativi all’incidenza dell’RSV:
- 290.000 casi annui negli over 60, con 26.000 ricoveri e 1.800 decessi;
- 25.000 ricoveri annui nei bambini sotto i 5 anni, rappresentando quasi la metà delle ospedalizzazioni respiratorie in quella fascia di età.

Il Ministro ha illustrato le misure già adottate, tra cui l’intesa sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025, che prevede l’inserimento degli anticorpi monoclonali per la profilassi. Con la circolare n. 9486 del 27 marzo 2024, le regioni sono state informate sulle strategie di prevenzione dell’RSV. Attualmente, in Italia sono autorizzati due anticorpi monoclonali per nati prematuri e neonati, e tre vaccini per adulti e donne in gravidanza; un ulteriore vaccino sarà disponibile dal 2025.

Il 18 luglio 2024, il NITAG ha dato parere positivo all’introduzione dei monoclonali per neonati nel calendario nazionale, con offerta attiva a tutti i nuovi nati. Il 17 ottobre 2024 è stata sottoscritta l’intesa per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione contro l’RSV, con uno stanziamento di 50 milioni di euro a valere sul Fondo sanitario nazionale.

I primi dati, provenienti dal Veneto, indicano una riduzione del 74% dei ricoveri correlati all’RSV e una diminuzione dei trasferimenti in terapia intensiva dal 16% al 10%.

Per la stagione 2025-2026, è prevista l’introduzione del vaccino per le donne in gravidanza, offrendo una doppia protezione per madre e bambino. Il Dipartimento della prevenzione ha avviato le azioni necessarie per l’aggiornamento del calendario nazionale di immunizzazione per l’RSV, con l’obiettivo di garantire un accesso tempestivo e capillare alla vaccinazione per neonati, donne in gravidanza e adulti. Le regioni Sicilia e Molise hanno già iniziato, di propria iniziativa, la somministrazione del vaccino materno, dimostrando la collaborazione tra centro e periferia.

Schillaci ha concluso affermando: “Proteggere i più fragili non è solo un dovere istituzionale, è un imperativo morale. Il virus respiratorio sinciziale ha fatto danni per troppo tempo; ora abbiamo gli strumenti per fermarlo e li useremo tutti”.

Di seguito la risposta integrale del ministro Schillaci.

"Ringrazio l’onorevole Loizzo e gli altri deputati firmatari per aver sollevato una questione che tocca direttamente le fasce più vulnerabili della nostra popolazione. Parliamo di anziani, donne in gravidanza, neonati, persone che meritano la massima protezione dal nostro sistema sanitario. Il virus respiratorio sinciziale non è un nemico da sottovalutare. I numeri che avete citato nell’interrogazione sono eloquenti: 290.000 casi l’anno negli over 60, 26.000 ricoveri, 1.800 decessi. E poi ci sono i bambini: 25.000 ricoveri annui sotto i 5 anni, quasi la metà di tutte le ospedalizzazioni respiratorie in quella fascia di età.

Ma arriviamo al punto centrale della vostra domanda. Stiamo già agendo. Il 2 agosto 2023, in sede di Conferenza Stato-regioni, abbiamo sancito l’intesa sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023- 2025 sul calendario nazionale vaccinale: non è solo un documento burocratico, è la nostra strategia per proteggere gli italiani, con la possibilità di inserire anche gli anticorpi monoclonali per la profilassi. Con la circolare n. 9486 del 27 marzo 2024 abbiamo informato le regioni sulle strategie di prevenzione del virus respiratorio sinciziale. Oggi in Italia sono autorizzati 2 anticorpi monoclonali per nati prematuri e neonati e 3 vaccini per adulti e donne in gravidanza; dal 2025 ce ne è uno ulteriore.

Il 18 luglio 2024 il NITAG ha dato parere positivo, con l’introduzione dei monoclonali per neonati nel calendario nazionale, con offerta attiva a tutti i nuovi nati. Il 17 ottobre 2024 abbiamo sottoscritto l’intesa per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione contro l’RSV, con uno stanziamento di 50 milioni di euro a valere sul Fondo sanitario nazionale. Non sono solo cifre, sono vite che proteggiamo.

I primi dati ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta. Dal Veneto arrivano numeri incoraggianti, con una riduzione del 74 per cento dei ricoveri correlati all’RSV; e non solo ci sono meno ricoveri, ma ci sono anche meno casi gravi. I trasferimenti in terapia intensiva sono scesi dal 16 al 10 per cento.

La vera novità è per la stagione 2025-2026. Accanto all’anticorpo monoclonale per i neonati avremo anche il vaccino per le donne in gravidanza: una doppia protezione, madre e bambino.

Il nostro Dipartimento della prevenzione ha avviato le azioni necessarie per l’aggiornamento del calendario nazionale di immunizzazione per l’RSV, come previsto dal Piano nazionale di prevenzione. L’iter richiede i tempi tecnici necessari per una corretta attuazione. Non improvvisiamo quando si tratta di salute pubblica, ma non stiamo fermi ad aspettare. Sono in corso valutazioni puntuali per definire una strategia vaccinale che garantisca, già per la campagna 2025-2026, un accesso tempestivo e capillare a neonati, donne in gravidanza ed adulti. Due regioni, Sicilia e Molise, hanno già iniziato di propria iniziativa con il vaccino materno; è la dimostrazione che il sistema funziona e che c’è collaborazione tra centro e periferia.

Onorevoli, la risposta alla vostra domanda è: sì, stiamo adottando tutte le iniziative necessarie, con i fondi, con le intese e con l’aggiornamento del calendario vaccinale, perché proteggere i più fragili non è solo un dovere istituzionale, è un imperativo morale. Il virus respiratorio sinciziale ha fatto danni per troppo tempo; ora abbiamo gli strumenti per fermarlo e li useremo tutti".

La replica di Loizzo. Grazie, Presidente. Volevo ringraziare, a nome del gruppo Lega, il Ministro Schillaci, non soltanto per la qualità della risposta e, quindi, per l’assoluta concretezza della programmazione della campagna vaccinale 2025-2026 per il virus respiratorio sinciziale, ma per tutte le attività che sta facendo e, soprattutto, per l’attenzione che ha il Ministro Schillaci a raccogliere le esigenze che vengono da tutti i territori, anche le regioni che sono più disagiate o che hanno sistemi sanitari regionali più forti. È questa l’opera che noi ci aspettavamo dal Ministro Schillaci ed è questa l’opera che il Ministro Schillaci sta portando avanti, garantendo l’omogeneità di servizi sanitari regionali su tutto il Paese

 

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