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Commento allo studio su HRT e carcinoma mammario

Recentemente, ha destato grande attenzione, sulla stampa medica e non, una pubblicazione sulla rivista Lancet di una metanalisi che riporta un aumento del rischio di cancro mammario in seguito all’uso di terapie ormonali sostitutive (TOS) a base di estrogeni e progestinici e di soli estrogeni. L’aumento del rischio viene riportato anche durante i primi anni (anni 1-4) di utilizzo della TOS e viene riferito essere presente anche anni dopo l’interruzione della TOS. L’aumento del rischio di cancro mammario in seguito a TOS nelle donne obese in menopausa non viene riportato, presumibilmente perché, dato già noto da tempo, queste donne hanno già per la loro condizione di sovrappeso/obesità, un aumento del rischio di questo tumore, che si confonde con il rischio connesso all’uso della TOS. L’uso di terapia estrogenica per via vaginale non risulta associato ad aumento del rischio di cancro mammario.

Un dato riportato sui cui porre attenzione è rappresentato dall’aumento del rischio di cancro mammario in donne giovani che fanno uso di TOS. Va tenuto presente che la menopausa precoce (sotto i 45 anni) rappresenta un importante fattore di rischio cardio-vascolare, di osteoporosi e fratture correlate e di sviluppo di problemi degenerativi a livello del sistema nervoso centrale. In questa condizione, la TOS viene raccomandato, almeno fino al momento dell’età media di insorgenza della menopausa (51 anni).

In questa pubblicazione su Lancet, inoltre, la maggior parte dei dati presentati si riferisce a studi con terapie non più rappresentative del contesto clinico attuale  dal punto di vista della composizione farmacologica (ad es., per il tipo di progestinico, essendo soprattutto analizzati studi con medrossiprogesterone acetato o noretisterone, il cui utilizzo è caratteristico del Nord Europa). Inoltre, gli studi analizzati sono soprattutto di tipo osservazionale, quindi con probabili imprecisioni di tipo metodologico, le quali non possono essere escluse con certezza. Il concetto fondamentale resta, come sempre, la personalizzazione della terapia, scegliendo la TOS in base a composizione farmacologica, inizio e durata di utilizzo, rispetto alle caratteristiche di ogni paziente singola. 

 

 

Commento a cura di Stefano Lello

Dipartimento Salute Donna e Bambino, Fondazione Policlinico Gemelli-IRCCS, Roma
Segretario Società Italiana di Ginecologia della Terza Età (SIGiTE)
Riguardo l’articolo “Type and timing of menopausal hormone therapy and breast cancer risk: individual participant metaanalysis of the worldwide epidemiological evidence.” Collaborative Group on Hormonal Factors in Breast Cancer. The Lancet 29th August 2019.

 

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