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  • Sempre di meno i residenti in Italia: solo 59,2 milioni secondo ultimo censimento Istat. Nel 2020 causa Covid forte saldo negativo nascite/decessi: 405mila nati a fronte di 740mila morti

Sempre di meno i residenti in Italia: solo 59,2 milioni secondo ultimo censimento Istat. Nel 2020 causa Covid forte saldo negativo nascite/decessi: 405mila nati a fronte di 740mila morti

10 dicembre 2021 - Pubblicati i dati dell’ultimo censimento Istat. La popolazione diminuisce in tutte le regioni, soprattutto al Sud e nelle Isole. Il deficit di “sostituzione naturale” tra nati e morti (saldo naturale) nel 2020 raggiunge -335 mila unità, valore inferiore, dall’Unità d’Italia, solo a quello record del 1918 (-648 mila), quando l’epidemia di “spagnola” contribuì a determinare quasi la metà degli 1,3 milioni di decessi registrati in quell’anno. Gli stranieri censiti sono 5.171.894 pari a 8,7 stranieri ogni 100 residenti. IL DOCUMENTO

Al 31 dicembre 2020, data di riferimento della terza edizione del Censimento permanente, la popolazione in Italia conta 59.236.213 residenti, in calo dello 0,7% rispetto al 2019 (-405.275 individui). Ne dà notizia oggi l’Istat.
Gli stranieri censiti sono 5.171.894; l’incidenza sulla popolazione totale si attesta a 8,7 stranieri ogni 100 censiti. A fronte di una maggiore presenza della componente straniera rispetto al 2019, la popolazione italiana risulta inferiore di 537.532 unità.
 
La popolazione diminuisce in tutte le regioni, soprattutto al Sud e nelle Isole.La distribuzione territoriale della popolazione è pressoché immutata rispetto al censimento del 2019: il 46,3% risiede nell’Italia Settentrionale, il 19,8% in quella Centrale, il restante 33,8% nel Sud e nelle Isole. Più del 50% dei residenti è concentrato in 5 regioni, una per ogni ripartizione geografica (Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Sicilia).
 
L’ammontare di popolazione al 31 dicembre 2020 è inferiore a quello del 2019 in tutte le ripartizioni, in particolare nel Mezzogiorno (-1,2% nell’Italia Meridionale e -1% nelle Isole); quasi ovunque, a eccezione delle province autonome di Bolzano e di Trento, a determinare la diminuzione è soprattutto la dinamica demografica recessiva del 2020.
 
Tutte le regioni registrano una contrazione di popolazione residente ad eccezione della Toscana, che ha una variazione pressoché nulla rispetto al 2019 per effetto del recupero censuario che ha annullato il contributo negativo della dinamica demografica.
 
I cali maggiori si osservano in Molise (-2,1%), Calabria (-1,8%), Campania (-1,5%) e Sardegna (-1,3%).
 
Come nel 2019, anche nel 2020 Roma è il comune più grande con 2.770.226 residenti, e Morterone (in provincia di Lecco) quello più piccolo che ne conta appena 29.
 

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