Tumori professionali. Tra il 2013 e il 2021, nell'Ue riconosciuti 33.712 casi. Ma numeri per 2020 e 2021 inferiori alla media del periodo per l'impatto della pandemia
22 dicembre - I dati Eurostat mostrano che i tipi più comuni di cancro professionale sono il cancro del polmone, il mesotelioma e il cancro alla vescica. Molti casi di cancro si presentano diversi anni dopo l’esposizione, in alcuni casi oltre i 40 anni.
Tra il 2013 e il 2021, nell’UE sono stati ufficialmente riconosciuti complessivamente 33.712 casi di tumori professionali. Tuttavia, i numeri per il 2020 (3.093) e il 2021 (3.258) risultano inferiori alla media del periodo 2013-2019 (3.909 casi all’anno), a causa del possibile impatto della pandemia di Covid-19 sui servizi pubblici generali e sui sistemi sanitari.
A evidenziarlo sono le statistiche europee sulle malattie professionali (EODS), che fanno parte delle statistiche sperimentali di Eurostat.
Si definiscono tumori professionali quelle neoplasie causate da fattori cancerogeni presenti nell’ambiente di lavoro, generalmente dovuti a una esposizione a lungo termine a questi ultimi. Molti casi di cancro si presentano diversi anni dopo l’esposizione, in alcuni casi oltre i 40 anni.
Analizzando più a fondo i dati emerge che i tipi più comuni di cancro professionale sono il cancro del polmone, il mesotelioma (un tipo di cancro legato all’esposizione all’amianto, che si sviluppa nel sottile strato di tessuto che ricopre molti organi interni, noto come mesotelio) e il cancro alla vescica.
Le neoplasie maligne dei bronchi e dei polmoni hanno registrato il maggior numero di casi, con un totale di 13.944 casi in quel periodo. Con numeri leggermente inferiori c’è poi il mesotelioma, con 13.530 casi, portando questi due tipi di cancro a un totale combinato di circa l’80% di tutti i casi di cancro professionale segnalati durante questo periodo. Al terzo posto, ma sempre consistente, i casi di neoplasie maligne della vescica, con 2.416 nuovi casi segnalati nello stesso periodo.