Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

slider_medici.jpg
topbanner2b.jpg
topbanner3d.jpg
  • Aogoi
  • Notiziario
  • Attenzione al caffè per chi soffre di ipertensione grave. Due o più tazze di caffè al giorno raddoppiano il rischio di morte

Attenzione al caffè per chi soffre di ipertensione grave. Due o più tazze di caffè al giorno raddoppiano il rischio di morte

23 dicembre - Chi soffre di ipertensione grave (oltre 160/100mmHg) e beve due o più tazze di caffè al giorno vede raddoppiare il proprio rischio di morte per cause cardiovascolari. Lo stesso fenomeno non si osserva tra coloro che hanno un’ipertensione non severa. È quanto emerge da uno studio giapponese che ha osservato, per 19 anni, oltre seimila uomini e dodicimila donne.

Bere due o più tazze di caffè al giorno può raddoppiare il rischio di morte per malattia cardiovascolare tra le persone con ipertensione grave, ovvero con una pressione sanguigna oltre i 160/100 mmHg, ma non tra coloro che soffrono di ipertensione definita non severa. Invece una tazza di caffè o il consumo quotidiano di tè verde non aumenterebbero questo rischio.

È quanto emerge da una ricerca pubblicata dal Journal of the American Heart Association e condotta da ricercatori del National Center for Global Health and Medicine di Tokyo.

Ricerche precedenti hanno osservato che bere una tazza di caffè al giorno può aiutare chi sopravvive a un infarto riducendo il suo rischio di morte e prevenendo infarti o ictus nelle persone sane.

Inoltre, altri studi hanno mostrato che bere regolarmente caffè può ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche come diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro e il rischio di depressione, anche se non si sa se l’effetto derivi dalla caffeina o da altri componenti della bevanda. Di contro, invece, è stato visto che troppo caffè può determinare un aumento della pressione sanguigna e portare ad ansia, palpitazioni cardiache e difficoltà a dormire.

Allo studio giapponese hanno partecipato più di 6.750 uomini e di 12mila donne di età compresa tra 40 e 79 anni all’inizio della ricerca, presi dal Japan Collaborative Cohort Study for Evaluation of Cancer Risk, un ampio studio prospettico avviato tra il 1988 e il 1990. I partecipanti hanno riferito i risultati di alcuni esami medici e compilato questionari su stile di vita, dieta e anamnesi.

Durante quasi 19 anni di follow-up, sono state registrate 842 morti per cause correlate a malattie cardiovascolari e le analisi hanno evidenziato che il consumo di due o più tazze di caffè al giorno era associato a un raddoppio del rischio di morte per malattia cardiovascolare tra chi aveva una pressione pari a o superiore a 160/100 mm Hg.

Le persone che consumavano caffè più di frequente, inoltre, avevano una maggiore probabilità di essere giovani, fumatori e bevitori, di mangiare meno verdure e avere livelli di colesterolo totale più alti, indipendentemente dai livelli di pressione sanguigna.

Fonte: Journal of the American Heart Association 2022

 

menu
menu