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Infezioni da enterovirus E11 fra i neonati. Casi anche in Italia. Ecdc tranquillizza: rischio basso, ma monitoraggio e approfondimenti continui

21 luglio - Nel nostro Paese a giugno sono stati segnalati due casi di epatite fulminante legata all’infezione da E11 in due bimbi gemelli prematuri tardivi e un terzo caso di E11 in un neonato ricoverato in terapia intensiva neonatale.

Dopo che le autorità francesi hanno registrato un aumento dell’infezione neonatale grave da enterovirus Echovirus 11 (E11) nei neonati dal luglio 2022 e per tutto il 2023 e hanno segnalato questi eventi attraverso il sistema di allarme rapido e di risposta europeo, diversi altri Stati membri inclusa l’Italia hanno risposto segnalando in tutto 19 infezioni neonatali gravi da E11, di cui nove casi sono stati mortali. Anche il Regno Unito ha riportato due casi neonatali fatali di E11 durante questo periodo. A comunicarlo è il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) che però tranquillizza: considerando il verificarsi molto raro di infezioni così gravi e sulla base delle informazioni attualmente disponibili, il rischio per il la popolazione neonatale nell’UE/SEE viene considerato basso. L’Ecdc sta comunque monitorando attentamente la situazione e incoraggia gli Stati membri a segnalare tramite EpiPulse qualsiasi caso.

Nel nostro Paese a giugno sono stati segnalati due casi di epatite fulminante legata all’infezione da E11 in due bimbi gemelli prematuri tardivi. La madre ha presentato un singolo episodio di febbre a 35 settimane e due giorni di età gestazionale. I neonati sono stati trasferiti in un’unità di terapia intensiva neonatale e l’analisi filogenetica e molecolare ha concluso che i ceppi E11 italiani erano gli stessi dei casi francesi raccolti nel 2023. L’Italia ha riportato un terzo caso di E11 in un neonato ricoverato in terapia intensiva neonatale. I virus isolati dai casi in Italia appartengono dunque allo stesso cluster genetico di quelli isolati in Francia nel 2023 e fanno parte di una nuova linea divergente, precisa Ecdc. Sono necessari ulteriori dati per valutare se questo nuovo lignaggio sia associato a malattie più gravi.

Dal 2022, e fino al 17 luglio 2023, 19 neonati con grave infezione da Echovirus 11 (E11) sono stati segnalati nell’UE/SEE, da Francia, Croazia, Svezia, Spagna e Italia, e nove di questi neonati sono deceduti. Il Regno Unito ha anche segnalato due casi neonatali fatali di E11. Austria, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo non hanno osservato un aumento delle infezioni da E11 associate a casi neonatali gravi rispetto agli anni precedenti. Dal luglio 2022, in Francia a nove neonati è stata diagnosticata una sepsi grave, complicata da insufficienza epatica e coinvolgimento neurologico o miocardico dovuto a infezione da E11. Tutti i casi erano maschi: quattro coppie di gemelli prematuri e un nato singolo a termine. Tutti presentavano segni clinici da tre a sei giorni di vita e cinque dei nove neonati erano nati con basso peso alla nascita. Sintomi clinici materni, come febbre e segni gastrointestinali, sono stati riportati in quattro su cinque madri durante i tre giorni precedenti o al momento del parto. Sette dei neonati sono purtroppo deceduti.

 

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