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L’obesità ha una “firma” epigenetica

3 novembre - Una suscettibilità all'aumento di peso può essere scritta nei processi molecolari delle cellule umane.  Una vera e propria “firma” epigenetica dell’obesità. È quanto emerge da uno studio condotto su 22 gemelli da ricercatori della Washington State University.

La predisposizione a prendere peso potrebbe essere scritta nei processi molecolari delle cellule, influenzata dall’epigenetica. È la conclusione cui è arrivato uno studio della Washington State University, guidato da Michael Skinner. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da Epigenetics.

Lo studio ha coinvolto 22 gemelli, sia identici che fratelli, di cui uno affetto da obesità mentre l’altro era magro, concentrandosi sull’epigenetica, ovvero sui processi molecolari che sono separati dal DNA ma influenzano il modo in cui i geni vengono espressi.

La ricerca ha rilevato, così, l’esistenza di una ‘firma’ epigenetica nelle cellule delle guance che appare solo nei gemelli obesi e non in quelli magri. Questi risultati potrebbero portare a mettere a punto un semplice test con un tampone, per individuare biomarcatori dell’obesità e agire preventivamente sui soggetti a rischio.

“L’obesità sembra essere più complessa del semplice consumo eccessivo di cibo. Il nostro lavoro indica che esiste una predisposizione a questa malattia e che i marcatori molecolari cambiano”, conclude Skinner.

Fonte: Epigenetics 2023

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