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Sigo: “Distinguere problematica da fecondazione eterologa, a rischio gameti dall'estero”

23 giugno - “In riferimento al progetto di legge ‘Modifica dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40, in materia di responsabilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano’ attualmente dibattuta alla Camera, la SIGO - Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, che vede riuniti tutto i ginecologi, sia universitari, che ospedalieri che territoriali o privati (AOGOI, AGUI e AGITE), vuole far rilevare con forza che quello che attualmente è normato ed operante in Italia deve essere mantenuto”.

 

“La possibilità di eseguire PMA utilizzando gameti di donatori in coppie eterosessuali è un diritto sancito dalla Corte Costituzionale e la SIGO si sta battendo per consentire una sua maggiore diffusione, realmente fruibile su tutto il territorio nazionale, da tutta la popolazione che ne ha bisogno, attraverso il SSN”.

Lo rileva Nicola Colacurci, Presidente Federazione SIGO.

La SIGO ricorda che, “in un momento in cui tanto si parla di correttivi da attuare per contrastare la denatalità, le tecniche PMA, nella loro interezza, e la quota eterologa è molto alta, assicurano la nascita di 1 italiano su 25. La SIGO teme fortemente che se questa proposta di legge fosse approvata nella sua interezza, mantenendo la dicitura “chiunque, in qualsiasi forma realizza organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni … è punito con la reclusione da due mesi… ” renderebbe impossibile la prosecuzione della PMA eterologa, perché andrebbe ad impedire di fatto la quasi totalitaria fonte di gameti che attualmente provengono da banche straniere, previo rimborso alle stesse per le spese tecniche di screening dei donatori e di ottenimento dei gameti. Tale problematica è particolarmente sentita per l’ovodonazione che richiede una preliminare induzione dell’ovulazione e un prelievo ovocitario da parte della donatrice.

 La SIGO ritiene che la problematica maternità surrogata sia profondamente differente dalla PMA eterologa e, pertanto, debba essere nettamente distinta da essa. La SIGO confida che il governo attuale, che ha realizzato l’inclusione della PMA nei LEA, non solo non frapponga ostacoli alla prosecuzione della PMA eterologa, ma che deliberi dei correttivi che rendano più agevole la sua attuazione sia facilitando il reperimento di gameti dall’estero sia incentivando la pratica della donazione. La SIGO dà la sua totale disponibilità a collaborare in tal senso alfine di mantenere ed implementare tali procedure, nel massimo rispetto dell’etica e della legislazione attuale.

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