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Specialistica ambulatoriale. Tra possibile fuga nel privato e inappropriatezze scende la domanda di prestazioni dei cittadini nel post pandemia

7 aprile - Giù le richieste di ecografia ginecologica (-6,14%) e addominale (-10,12%), - 23% per un Ecg. In discesa la domanda di prima visite ginecologica (-14,46%) e quella per la visita oculistica (- 25%). Sale la domanda per Rm Muscoloscheletrica (+4,69%) e TC del capo (+6,85%). Pubblicati da Agenas i dati 2019, 2021 e 2022, sulla domanda di prestazioni nelle strutture pubbliche e private accreditate.

C’è chi scende e c’è chi sale ma a conti fatti, dal 2019 al 2022, la domanda per alcune prestazioni specialistiche nelle strutture pubbliche e private accreditate, si contrae. E con grandi differenze da Regione a Regione.
Scendono le richieste di ecografia addominale (-10,12%) e ginecologica (-6,14%) e quelle per un elettrocardiogramma calano di quasi il 23%. In discesa anche la richiesta di prime visite per la prestazione ginecologica (-14,46%) e quella neurologica (-13,53%). La Prima visita oculistica cala di quasi il 25%. Comunque, in generale le prime visite anche per altre tipologie scendono del 14,43%.
Vanno giù anche le richieste per la visita di controllo (-15,83%). Ma in questo scenario ci sono delle eccezioni: le domande per la RM Muscoloscheletrica e la TC del Capo crescono rispettivamente del +6,85% e del +4,69%.

È questa l’istantanea scattata dall’Agenas che ha pubblicato sul Portale Statistico i dati di approfondimento delle prestazioni di specialistica ambulatoriale richieste dai pazienti nel 2019, 2021 e 2022 (Il 2020 non è stato preso in considerazione in quanto fortemente influenzato dal blocco della pandemia).

Sotto la lente, l’andamento delle domande relative a 10 modalità di prestazione e le variazioni quindi tra il post e il pre-Covid. Sono state fotografate le domande di prestazioni, misurate ogni 100 abitanti residenti nelle Regioni nel 2022, quelle relative alle Prime visite, ossia al primo accesso di un paziente alla struttura sanitaria e alle Visite di Controllo. Presentate le differenze tra il 2022 e il 2019 sia a livello nazionale sia in ogni Regione.

Agenas si è limitata a scattare una fotografia dei dati rilevati nelle Regioni, senza offrire un’interpretazione. Ma è facile supporre che il calo della domanda sia determinato da una importante (in particolare in alcuni casi), migrazione dei pazienti verso il privato privato. Un fenomeno più palpabile nelle regioni del Meridione, ma non solo. Anche il dato relativo alla crescita della domanda per Rm Muscoloscheletrica e la TC del Capo va letto con attenzione, in particolare per la prima prestazione potrebbe nascondere un eccesso di domanda e quindi un’inappropriatezza.
Interessanti i dati sulla proporzione tra prime visite e visite di controllo, nel 2022 in alcune Regioni c’è una proporzione fisiologica tra le due prestazioni, ma in altre l’equilibrio salta segnalando una probabile mancata presa in carico del paziente.

Vediamo nel dettaglio cosa è emerso:

Ecografia addominale
La domanda di ecografia addominale nel 2022 è pari a 5,96 ogni 100 abitanti in calo del 10,12% rispetto al 2019. La Regione dove sono state maggiori richieste nel 2022 è stata l’Emilia-Romagna con 9,9 domande ogni 100 abitanti, seguita dalla Lombardia e Pa di Trento (7 ogni 100 abitanti). la Calabria è fanalino di coca con 2,1 domande dietro al Lazio 3,5 e la Valle d’Aosta (3,7).
Ma andando a spulciare i dati nel confronto tra post e pre Covid si scopre che le variazioni sono molto difformi tra le Regioni: la domanda in Lombardia è cresciuta dal 2019 al 2022 del 6%, di pochissimo in Basilicata e Toscana (circa 0,35). È scesa in tutte le altre Regioni, ed è addirittura crollata del 46,28% nella Pa di Bolzano e del 36,64% in Umbria.

Ecografia Ginecologica
La richiesta di ecografia Ginecologica nel 2022 a livello nazionale si attesta al 3,26 ogni 100 donne, in diminuzione del 6,14% rispetto all’anno pre pandemia. La Pa di Bolzano ha il più alto numero di domande 20,2 all’estremo opposto la Campania dove la domanda si arresta ad un esiguo 0,9.
A livello regionale le variazioni di domanda delle ecografie ginecologiche dal 2019 al 2022 vedono una crescita dell’8,34% e del 3,4% rispettivamente per le due Pa di Trento e Bolzano. In lieve aumento in Puglia e in Abruzzo. Le domande scendono nelle altre Regioni, chi più chi meno, mentre in Sardegna la variazione di attesta al -30%.

Elettrocardiogramma
Per un Ecg le domande ogni 100 residenti nel 2022 sono al 6,75 con una differenza rispetto al 2019 di ben -22,73%. L’Emilia-Romagna è la regione con un maggior numero di domande (10,5 ogni 100 ab) all’opposto le Marche con 2,2 domande di Ecg ogni 100 abitanti.
Nella comparazione con il 2019 in tutte le Regioni si registra una contrazione della domanda: dal si va dal -8,19% della Lombardia al -61,38% in Liguria, -64,14% nella Pa di Bolzano fino al crollo di circa -72% nella regione Marche.

Prima Visita Ginecologica
Nel 2022 le domande sono di 3,51 ogni 100 donne con una diminuzione del 14,46% rispetto all’anno prima della pandemia. Nella Pa di Bolzano le richieste di prima visita si attestano su un valore pari a 9,8, in Campania si fermano a 1,4 domande ogni 100 abitanti.
Come è stato l’andamento delle domande tra il post e il pre pandemia? In questo caso l’unica regione con il segno più è la Lombardia: le richieste nel 2022 sono cresciute del 5,48% rispetto al 2019. Scendono in tutte le altre Regioni e in Piemonte le domande sono calate in percentuale del 52%.

Prima Visita Neurologica
La prima visita per prestazioni neurologiche nel 2022 è di 1,68 domande ogni 100 residenti in calo del 13,53% rispetto al 2019. Le richieste non superano mai il dato del 3 ogni 100 abitanti. Si va dal 2,55 in Emilia-Romagna all’esiguo 0,87 nella Pa di Bolzano. Dal 2022 rispetto al 2019, la domanda è cresciuta di quasi il 4% in Liguria e del 2,33% in Emilia-Romagna. Diminuisce invece del -42,82% in Sardegna e del -66% nella Pa di Bolzano.

Prima Visita Oculistica
Salta all’occhio per questa voce la variazione di domanda: la richiesta è diminuita rispetto al 2029 ben del 25% (nel 2022 il dato si attesta al 3,88). La Regione con il più alto numero di richieste nel 2022 è l’Emilia-Romagna con 7,9 domande ogni 100 abitanti. All’estremo opposto la Calabria (2,1).
Il raffronto tra il post e pre pandemia vede un aumento di domanda in Molise (+4,34%) e nella Pa di Trento (+2,52). Nelle altre regioni le variazioni sono più importanti. Lombardia, Abruzzo e Sicilia e oscillano tra il -24% e il -28%. In Veneto e Fvg la domanda scende di poco meno del 30%, in Liguria e Marche del del -31% circa, del 34% circa Puglia e Basilicata, del 46% la Calabria e ben del 61% nella Pa di Bolzano.

Prime Visite altre tipologie
A livello nazionale la domanda di prestazioni nel 2022 è di 31,03 con una diminuzione rispetto al 2019 del 14,43%. L’Emilia-Romagna presenta il dato più alto (48) nelle altre regioni i valori vanno da 38 a 22 prestazioni ogni 100 abitanti. Il valore più basso è quello di Bolzano (16). In tutte le regioni le domande sono scese rispetto al periodo pre-pandemico, sempre con gap importanti tra le varie realtà: si va da un -4,41% della Lombardia a un -57,51% nella provincia di Bolzano.

RM Muscoloscheletrica
Le domande di prestazioni nel 2022 si attestano a 2,17, in crescita del 4,69% rispetto al 2019. L’Emilia-Romagna, ancora una volta è la regione con il più alto numero di domande per questa prestazione nel 2022 e supera la media nazionale insieme a Fvg e Basilicata (3,17 e 3,07 rispettivamente), Veneto, Trento, Valle d’Aosta, Abruzzo, Piemonte, Lombardia, Marche, Molise e Liguria. Al di sotto dell’asticella le altre Regioni. Nelle Pa di Bolzano la domanda si ferma a 0,94 ogni 100 abitanti.
Nel raffronto tra post e pre-pandemia, solo in sei regioni (Liguria, Veneto, Puglia, Campania, Umbria e la Pa di Bolzano con un -53%) la domanda diminuisce. Cresce nelle altre e i dati Agenas segnalano in Basilicata e Emilia-Romagna la crescita più alta di domande (rispettivamente circa 30% e 27%).

TC del Capo
La richiesta per questa prestazione si attesta nel 2022 a 1,44 con una crescita del 6,85% nel raffronto con il 2019. Nel 2022 la domanda più alta si registra in Lombardia (2,41), la più bassa nella Pa di Bolzano (0,28).
La domanda, rispetto al 2019, cresce in quasi tutte le Regioni in particolare nella Pa di Trento (27,11%), in Emilia-Romagna (15,20%) e in Toscana (13,5%). Scende invece lievemente nelle Marche (-050%), in Liguria (-8,52%), Veneto (-9,49%), Umbria (-10,96%) e Bolzano con un ben -62,60%.

Visita di Controllo
Nel 2022 il numero di domande si attesta a 45,57 ogni 100 abitanti (sono le più gettonate in assoluto nella scala delle domande) in diminuzione del 15,83% rispetto al 2019. Piemonte Lombardia le regioni con il numero di prestazioni più alte (rispettivamente 60 e 58 ogni 100). In Sicilia il dato più basso (29 prestazioni ogni 100 abitanti). In generale nel raffronto 2022-2029, il numero di visite di controllo scende in tutte le Regioni: si va da un -9,77% in Toscana ad un -35,54% nella Pa di Bolzano.

Proporzione tra prime visite e controlli
L’Agenas fotografa, infine, la proporzione tra prime visite e visite di controllo. A livello nazionale nel 2022 le prime visite si attestano sul 45,7% e i controlli sul 54,3%, segnalando un sostanziale equilibrio tra le due prestazioni. Un rapporto che si inverte in Emilia-Romagna dove i controlli scendono rispetto alle prime visite (42,6% vs 57,4%), in Fvg (44,7% i controlli e 55,3% le prime visite), e in Basilicata (47,4% vs 52,6%) e in Sicilia (46,3% vs 53,7%). Un campanello d’allarme per le Regioni.

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