Associazione dei Ginecologi Italiani:
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Lettera della Presidente

Carissime, carissimi,

vi ricordo che martedì 8 marzo è la Giornata internazionale della donna (International Women's Day) istituita ufficialmente dall’Organizzazione Nazioni Unite (ONU) durante l’assemblea del 16 dicembre 1977 in cui venne deliberato e proposto a ogni stato, nel rispetto della propria sovranità, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" ("United Nations Day for Women's Rights and International Peace"). Adottando questa risoluzione, l'Assemblea ha riconosciuto a livello universale il ruolo della donna, la necessità di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare le iniziative per una paritaria partecipazione delle donne alla vita civile, sociale e politica del proprio Paese.

La “giornata della donna” ha radici storiche e sociali che iniziano ben prima con manifestazioni in vari Paesi, 8 marzo era una giornata già celebrata ed è stata poi scelta come data ufficiale da molte nazioni.

In Italia la Giornata internazionale della Donna è stata festeggiata per la prima volta nel 1922.

 

Credo che quest’anno la parola d’ordine debba essere “solidarietà”.

Solidarietà fra noi donne. Si parla tanto di solidarietà femminile, ma è un concetto non così scontato e soprattutto non sempre applicato nella realtà quotidiana. Ancora recentemente ho avuto notizia di emarginazione di donne da parte di altre donne, nel caso specifico perché è iniziata la gravidanza di una collega, di una collaboratrice.  Non dobbiamo mai perdere la consapevolezza di ciò che significa essere donne, delle difficoltà che abbiamo incontrato e che affrontiamo ogni giorno anche nei luoghi di lavoro ed è proprio in ambiente lavorativo che ognuna di noi dovrebbe essere solidale con le altre donne e tutelarne i diritti.

Solidarietà verso chi è in difficoltà e penso oggi alla guerra in Ucraina, alle tante bambine soggette a mutilazioni genitali, alle tante bambine vendute come spose, alle troppe donne vittime di violenza, anche in Italia.

Ci sono persone che attraversano momenti particolari di difficoltà nella vita per motivi di salute, per motivi economici, per motivi sociali. Qualunque sia la causa hanno bisogno di aiuto, di sostegno, di solidarietà. Le donne purtroppo sono sempre in prima linea anche in questo,  le donne pagano il prezzo più alto e sono sempre le prime ad essere penalizzate.

Solidarietà che deve necessariamente esprimersi con atti concreti, dai piccoli gesti nella vita quotidiana alle iniziative sociali ed economiche volte a coinvolgere davvero le donne e permettere di superare pregiudizi: ricordiamoci che il “tetto di cristallo” c’è e continua ad ostacolare una reale parità anche nei Paesi cosiddetti sviluppati ed anche in Italia.

La giornata dell’8 marzo deve essere l’occasione per ricordare a tutti noi i motivi per cui è stata istituita e ribadire con forza i diritti delle donne, diffondere una informazione capillare, favorire l’istruzione femminile,  rendere consapevoli le bambine,  le ragazze.  Una società migliore è possibile solo se vi sono pari opportunità e pari diritti.

E’ indispensabile avere ben chiaro che i diritti delle donne vanno tutelati ogni giorno, anche nella quotidianità del nostro lavoro ed ognuno di noi può e deve fare qualcosa.

 

Buon 8 marzo a tutte!

Elsa Viora
Presidente AOGOI

 

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