Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

slider_medici.jpg
topbanner2b.jpg
topbanner3d.jpg

Scheda pratica

Con la consulenza della Dott.ssa Elsa Viora

  • L'ecografia ginecologica è un esame che in genere viene eseguito su indicazione del ginecologo curante, a seguito del riscontro di particolari problemi come irregolarità mestruali o perdite anomale di sangue (per esempio in menopausa), o in donne operate per tumori all'ovaio o all'utero come follow-up, cioè come controllo post-operatorio e negli anni successivi. 

  • Tramite uno strumento, l'ecografo, che emette ultrasuoni, vengono visualizzati su un monitor gli organi contenuti nell'addome inferiore, soprattutto i genitali interni (utero e ovaie). Ciò consente, con una certa attendibilità, di diagnosticare la presenza di malformazioni o di masse atipiche.

  • Si può eseguire per via trans-addominale, appoggiando una sonda sulla pancia della donna, oppure per via vaginale, introducendo la sonda in vagina. Quest'ultima è la più usata ed è preferibile rispetto a quella trans- addominale per l'accuratezza dei risultati e per il minor fastidio che procura alla donna, che non deve avere la vescica piena. Quella addominale può essere impiegata in alternativa alla visita in donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali e nelle giovanissime. Un'ora prima dell'esame è necessario bere circa ½ litro di liquidi.

  • L'ecografia è utile, in associazione ad altri esami, nella diagnosi della sindrome dell'ovaio policistico, un problema dovuto all'incompleta maturazione dei follicoli ovarici, con conseguenti irregolarità mestruali. Secondo gli esami ecografici, una alta percentuale di donne giovani presenta ovaie policistiche, ma attenzione spesso la sola indagine ecografica spesso non è sufficiente nel formulare la diagnosi. In caso di evidenza di ovaie policistiche il medico prescriverà dunque ulteriori accertamenti.

  • A seconda del motivo per cui si esegue l'esame ecografico può essere consigliabile un periodo preciso del ciclo mestruale. Se è necessario controllare lo spessore dell'endometrio oppure vi è un sospetto di polipo endometriale , è preferibile eseguire l'esame immediatamente al termine della mestruazione, possibilmente non oltre il 7°-8° giorno dall'inizio del flusso.  Se si esegue l'esame per una sospetta malformazione dell'utero (per esempio utero setto o utero doppio), è meglio effettuare l'esame in fase pre-mestruale. In ogni caso, sarà il medico che esegue l'esame a stabilire se può essere utile ripeterlo in un periodo diverso.


[Milano, febbraio 2009]

menu
menu