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Gravidanze ravvicinate. Più rischi per mamma e bambini

5 novembre 2018 - Far trascorrere meno di 18 mesi tra una gravidanza e l’altra può esporre mamma e bambino a un maggior numero di eventi avversi, come trasfusioni di sangue, ventilazione assistita, ricovero in terapia intensiva. 

(Reuters Health) – Un breve intervallo tra una gravidanza e l’altra può esporre donne e bambini a un maggior rischio di eventi avversi. “Abbiamo scoperto che, per le donne di ogni età, avere una nuova gravidanza entro 12 mesi dal parto precedente comporta rischi”, dice Laura Schummers, della University of British Columbia, autrice principale dello studio che ha fatto emergere questa evidenza.
 
Lo studio. Per esaminare più approfonditamente l’impatto degli intervalli tra le gravidanze, Shummers e colleghi sono ricorsi al British Columbia Perinatal Data Registry, un database che contiene un riassunto delle informazioni raccolte da cartelle cliniche di madri e bambini. I ricercatori hanno preso in esame 148.544 gravidanze avvenute nell’arco di 10 anni. L’analisi dei dati ha mostrato come un intervallo tra le gravidanze superiore ai 18 mesi fosse correlato a un minor numero di eventi avversi, quali trasfusioni di sangue, ricorso alla respirazione assistita, insufficienza d’organo e permanenza in terapia intensiva. Accadeva l’opposto nelle gestanti con un intervallo tra le die gravidanze compreso tra i 6 e i 18 mesi.

I commenti. “Molte delle mie pazienti hanno più di 35 anni quando partoriscono il primo figlio”, osserva Leena Nathan, della University of California di Los Angeles e direttrice medica di UCLA Community OBGYN Practices. “Molte di loro aspettano poco tempo tra una gravidanza e l’altra perché sono preoccupate per la loro fertilità. È certamente una cosa di cui si parla durante la visita post-parto dopo il primo parto. Alle mamme con un’età superiore ai 40 anni, fornisco consigli su tassi di fertilità e mutazioni genetiche man mano che invecchiano.Tra le informazioni bisogna incluedere anche l’evidenza di questa ricerca”.

Fonte: JAMA Internal Medicine
 
Linda Carroll
 
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Nutri &Previeni)

 

 

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