Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

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Lettera della Presidente

Buongiorno a tutte/i,
ricordo a tutti noi che il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ed è l’occasione per fare insieme alcune riflessioni.

Come ben sappiamo, è un tema che purtroppo continua ad essere di attualità. Anche nel 2018 è continuato l’elenco dei femminicidi in tutta Italia, da Nord a Sud, senza distinzione.

Ne sentiamo parlare alla radio ed alla televisione, ne leggiamo sui giornali, in rete, sui social network ed è importante non solo parlarne per ricordare a tutti noi che il problema esiste ma soprattutto fare qualcosa affinché la situazione possa migliorare.

La violenza contro le donne, molto spesso violenza domestica, è anche conseguenza di atteggiamenti culturali, talvolta considerati “normali” quasi scontati, che non sono affatto facili da eradicare. Il rispetto dell’altro, sia esso donna o uomo, uguale o diverso da noi, deve essere alla base della nostra vita quotidiana; il principio della dignità umana in quanto tale va trasmesso fin da piccoli a tutti non solo con le parole ma soprattutto con l’esempio.

E’ vero che Governi, Associazioni non governative, varie altre figure istituzionali e non, si occupano con modalità diverse di affrontare la problematica ma noi non dobbiamo dimenticare il ruolo che come medici, soprattutto ginecologi, possiamo e dobbiamo avere nell’identificare le situazioni a rischio.

L’Organizzazione mondiale della Sanità e la FIGO hanno redatto documenti, ed anche le LG italiane sulla gravidanza fisiologica rammentano a tutti gli operatori sanitari, medici ed ostetriche, coinvolti nell’assistenza alla gravidanza ed al parto, l’importanza di porre attenzione nella pratica clinica, nell’anamnesi, nel colloquio con la donna anche a possibili segni indiretti di violenza. La violenza domestica è un fattore di rischio per molte patologie ostetriche e ginecologiche e proprio per questo il contatto con l’operatore sanitario, in particolare ginecologi ed ostetriche, può e deve rappresentare un momento importante che consente alla donna di prendere coscienza e chiedere aiuto.

Da molti anni Aogoi si è fatta carico del problema della violenza sulle donne e tale impegno si è concretizzato anche nella pubblicazione di un volume sull’argomento che è stato distribuito gratuitamente a tutti i ginecologi italiani ed è stato presentato all’allora Ministro della salute, in un corso FaD (Formazione a Distanza) che è stato reso accessibile a tutti i ginecologi italiani gratuitamente ed in sessioni dedicate all’argomento durante i Congressi regionali e nazionali.

A settembre 2017 è stato costituito un Gruppo di Studio SIGO sulla “Violenza di genere” per poter riprendere il lavoro in modo più organizzato e sistematico.
Mi rendo conto che non è facile fare qualcosa di concreto come Società scientifiche ma ci siamo sforzati e ci sforziamo di portare il nostro contributo, seppure piccolo.
Abbiamo progetti ambiziosi per il 2019: innanzitutto vorremmo uscisse la nuova edizione del libro ed è praticamente pronto un nuovo Corso FAD.
Ringrazio di cuore Valeria Dubini e tutte le componenti del gruppo che hanno lavorato in modo compatto e produttivo.
Anche questo fa parte del contributo concreto che AOGOI ha dato ed intende continuare a dare per contrastare la violenza sulle donne in ogni momento, in ogni luogo e soprattutto ogni giorno.

Buon non-25 novembre a tutte/i

 

Arrivederci a presto

 

Elsa Viora
Presidente AOGOI

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