Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

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#basta usare il corpo delle donne

08 dicembre 2020

SIGO-AOGOI-AGUI-AGITE, società scientifiche che rappresentano la totalità della ginecologia ed ostetricia italiana, da sempre al fianco delle donne in tutte le loro battaglie, sono rimaste sbigottite di fronte al manifesto comparso ieri a Milano contro la pratica della IVG farmacologica.

E’ un affronto oltraggioso, profondo ed indegno alla dignità delle donne e scientificamente non corretto. L’utilizzo del farmaco per indurre l’aborto voluto (IVG) oppure in alternativa al cosiddetto “raschiamento” in caso di aborto non voluto (spontaneo) è stato autorizzato dal 2009 e poi ribadito nel 2020, dagli organi competenti (Ministero ed Aifa) dopo il parere favorevole degli esperti ed in base alla esperienza clinica già ottenuta in molti Paesi da decenni.

È un manifesto terribile, non veritiero che utilizza in modo inaccettabile il corpo di una donna.

SIGO-AOGOI-AGUI-AGITE:

  • si erano già espresse favorevolmente sull’utilizzo maggiormente esteso del metodo farmacologico nella interruzione volontaria di gravidanza e nei casi di aborto interno in quanto, nei tempi e modi corretti, risulta più accetto e meno invasivo per le donne;
  • considerano riprovevole non solo la mancanza di contenuto scientifico ma soprattutto l’uso inaccettabile delle immagini;

  • affermano con forza che è ora di dire basta all'utilizzo del corpo delle donne per trasmettere qualunque messaggio, da quelli pseudo-scientifici alla pubblicità delle macchine.

E' ora di dare dignità alle donne, alle persone, al corpo delle donne!

Tutta la ginecologia italiana è profondamente colpita, amareggiata da questo manifesto con cui si è veramente toccato il fondo.

Come ginecologhe e ginecologi, medici che si occupano dalla salute delle donne, non possiamo tollerare questa ennesima violenza mediatica contro le donne e che trasmette un messaggio scientifico distorto.

Intendiamo tutelare, ora e sempre, la dignità della sofferenza, il rispetto del corpo delle donne, la libertà delle donne, il rispetto della legge e siamo pronti ad agire anche per vie legali.

 

Scarica il comunicato stampa »

 

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