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Covid. La situazione in Europa nell’ultima settimana del 2021. Italia con dati molto preoccupanti. Peggio di noi 10 Paesi. I dati Ecdc

10 gennaio 2022 - Pubblicato il nuovo focus sull’andamento settimanale della pandemia aggiornato al 2 gennaio 2022. Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo e Malta sono stati classificati come “estremamente preoccupanti”, altri 18 paesi (Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Cechia, Germania, Ungheria, Italia, Liechtenstein, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia) come “molto preoccupanti” e due paesi (Austria e Romania) come “moderatamente preoccupanti”.

Alla fine della 52ª settimana del 2021 (settimana terminata domenica 2 gennaio 2022), la situazione epidemiologica complessiva nell'UE/SEE era caratterizzata da un elevato tasso di notifica di casi Covid complessivo aumentato rapidamente nelle ultime due settimane e da un tasso di mortalità elevato anche se in diminuzione rispetto alla settimana precedente.
 
Questa situazione è in gran parte determinata dalla continua circolazione della variante Delta e dalla rapida crescita della diffusione della variante Omicron in molti paesi.
 
Il tasso complessivo di notifica dei casi di COVID-19 per l'UE/SEE è stato di 1.253 per 100.000 abitanti (859,8 la settimana precedente).
 
Il tasso di mortalità COVID-19 a 14 giorni (50,6 decessi per milione di abitanti, rispetto ai 55,7 decessi della settimana precedente).
 
La valutazione dell'ECDC della situazione epidemiologica di ciascun paese si basa su un punteggio composito basato sul valore assoluto e sull'andamento di cinque indicatori epidemiologici COVID-19 settimanali: tassi di notifica dei casi degli ultimi 14 giorni; tassi di test e positività del test; tassi di notifica dei casi nelle persone di età pari o superiore a 65 anni; tassi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva; mortalità.
 
La valutazione dell'Ecdc sui singoli Paesi. Sulla base di questi indicatori 10 paesi (Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo e Malta) sono stati classificati come “estremamente preoccupanti”, 18 paesi (Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Cechia, Germania, Ungheria, Italia, Liechtenstein, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia) come “molto preoccupanti” e due paesi (Austria e Romania) come “moderatamente preoccupanti”.
 
Le varianti. 
La distribuzione stimata (mediana e intervallo di valori da 22 paesi per le settimane da 50 a 51, dal 13 dicembre al 26 dicembre 2021) delle varianti preoccupanti (VOC) era del 67,6% (1,8-99,2%) per B.1.617,2 (Delta), 22,0% (0,0–77,9%) per B.1.1.529 (Omicron), 0,0% (0,0–93,4%) per B.1.617, 0,0% (0,0–0,3%) per B.1.351 (Beta) e 0,0 % (0,0-0,0%) per P.1 (Gamma).
 
La distribuzione è stata dello 0,0% (0,0-0,3%) per B.1.1.7 (Alpha), che è stata declassata dall'elenco delle varianti VOC il 3 settembre 2021.
 
Tassi di notifica dei casi
Il tasso di notifica di casi di 14 giorni per l'UE/SEE per la 52ª settimana, sulla base dei dati aggregati raccolti dall'ECDC da fonti nazionali ufficiali in 30 paesi, era di 1.253 per 100.000 abitanti (in Italia 1,269,6), rispetto a 859,8 della settimana precedente.

Tassi di test e positività del test
Il tasso di test settimanali per l'UE/SEE, è stato di 7.573 test per 100.000 abitanti (in Italia 10.382).
La positività del test aggregato per l'UE/SEE è stata del 10,4% (in Italia 7,7%), rispetto al 6,5% della settimana precedente. Questo indicatore è in aumento da due settimane.
 
Tassi di notifica dei casi nelle persone di età pari o superiore a 65 anni
Il tasso di notifica di casi di 14 giorni nelle persone di età pari o superiore a 65 anni per l'UE/SEE, sulla base dei dati riportati da 27 paesi, è stato di 490,2 per 100.000 abitanti (in Italia 495,7).
 
Tassi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva
Il tasso di ricovero ospedaliero per l'UE/SEE, sulla base dei dati riportati da 18 paesi, è stato di 11,5 per 100.000 abitanti, rispetto a 9,0 della settimana precedente (in Italia 9,2).
Il tasso di occupazione ospedaliera (occupazione giornaliera media nell'ultima settimana per 100.000 abitanti) per l'UE/SEE, sulla base dei dati riportati da 20 paesi, era 27,1 per 100.000 abitanti (in Italia 20,1), rispetto a 27, della settimana precedente.
Il tasso di ricovero in terapia intensiva per l'UE/SEE, sulla base dei dati riportati da 14 paesi, era di 1,8 per 100.000 abitanti (in Italia 1,4), un valore analogo a quello della settimana precedente.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva per l'UE/SEE, sulla base dei dati riportati da 17 paesi, era di 3,8 per 100.000 abitanti (in Italia 2), rispetto a 4,0 della settimana precedente.
 
Tasso di mortalità
Il tasso di mortalità per l’UE/SEE calcolato è stato di 50,6 decessi per milione di abitanti (in Italia di 26,7 decessi).

 

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