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La “fatica” del chirurgo. Nove su dieci soffrono di problemi muscolo-scheletrici

26 ottobre 2016 - Ad affermarlo è un’indagine sui danni occupazionali tra i chirurghi oncologici, condotta dall’University of Texas MD Anderson Cancer Center. Secondo lo studio, il 90% dei chirurghi avvertirebbe sintomi muscolo-scheletrici e il 28% avrebbe danni o problemi associati alle modalità di esecuzione degli interventi, che richiedono terapia specifiche. Lo studio è stato pubblicato dal Journal of the American College of Surgeons. 

(Reuters Health) –  Stanchezza, malessere, rigidità e dolore alla schiena: se siete chirurghi, in particolare nel campo dell’oncologia, avete un’alta probabilità di avvertire questi sintomi. Ad affermarlo è un’indagine sui danni occupazionali tra i chirurghi oncologici, condotta dall’University of Texas MD Anderson Cancer Center. Secondo lo studio, il 90% dei chirurghi avvertirebbe sintomi muscolo-scheletrici e il 28% avrebbe danni o problemi associati alle modalità di esecuzione degli interventi, che richiedono terapia specifiche. Lo studio è stato pubblicato dal Journal of the American College of Surgeons.

Sulla base delle risposte date da 127 dei 219 chirurghi che hanno accettato di rispondere alle domande, i sintomi più comuni sarebbero proprio stanchezza, malessere, dolore alla schiena e rigidità. Inoltre, secondo la coordinatrice dello studio, Rachel Voss, ora all’UC San Diego Medical Center, del 27,6% di chirurghi che riferiva un danno riconducibile alla sua occupazione, il 65,7% riceveva una terapia. Più di un sesto di quelli trattati, inoltre, avrebbe richiesto un intervento chirurgico per risolvere il problema. I ricercatori americani hanno anche condotto uno studio pilota per valutare l’utilizzo di tappetini anti-stanchezza in sala operatoria, una pratica raccomandata dall’Occupational Safety and Health Administration (OSHA) per aiutare a prevenire trauma e dolore agli arti inferiori. Dei 20 chirurghi che hanno preso parte a questa fase dello studio, il 65% ha dichiarato di averne beneficiato e che userà di nuovo questi presidi. Il 70%, invece, ha dichiarato che avrebbe consigliato il tappetino ai colleghi e il 45% ha affermato che il tappetino aiuterebbe a ridurre i problemi correlabili all’attività chirurgica. “L’uso del tappetino, tuttavia, sarebbe associato, in modo statisticamente significativo, a un maggior disagio”, hanno sottolineato i ricercatori.

I commenti
“È interessante notare che la maggioranza dei chirurghi ha dichiarato di voler usare di nuovo il tappetino, anche se non c’è stata nessuna evidenza statistica che il suo utilizzo migliori i sintomi”, ha sottolineato Voss. “È importante comunque specificare che qualche chirurgo ha riportato un miglioramento nei sintomi, anche se il gruppo, nel suo insieme, non sembra aver beneficiato del tappetino”, ha spiegato la ricercatrice. Secondo John Thayer, responsabile della chirurgia cardiotoracica al St. Francis Hospital and Medical Center di Hartford, in Connecticut, “questo studio solleva un problema importante che non viene solitamente discusso tra i chirurghi”. “L’indagine dimostra che il 90% dei chirurghi oncologici soffre di dolori muscolo-scheletrici dovuti alle operazioni che eseguono – ha spiegato l’esperto, che non era coinvolto nello studio – È un dato che enfatizza il bisogno di più studi e sperimentazioni in questo campo e che suggerisce ai chirurghi di mantenere una certa forma fisica, nonostante le pianificazioni esigenti del lavoro”, ha concluso Thayer.
 

Fonte: Journal of the American College of Surgeons

Reuters Staff 

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular science)

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