Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

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Lettera della Presidente

Carissime, carissimi,
vi ricordo che il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

E’ un tema che ci coinvolge come persone, come donne, come medici, come ginecologi.

Non possiamo girarci dall’altra parte, non possiamo pensare “non ci tocca”.

Siamo tutti coinvolti, uomini e donne, nel creare una cultura del rispetto dell’altro, che deve iniziare da subito, da bambini e ognuno di noi può dare il proprio contributo.

Lo so, lo sappiamo che è un percorso lento, complesso, ma possibile, con tappe ineludibili  quali l’istruzione e la parità economica per consentire a tutti, donne e uomini, il raggiungimento di un livello culturale consono alla elaborazione di pensieri critici, alla ricerca del confronto, della discussione e dell'ascolto reciproco.

Anche noi medici ginecologi dobbiamo avere sempre presente nel nostro lavoro quotidiano la dignità delle donne, del corpo delle donne, la dignità del parto, solo così potremo portare il nostro contributo concreto ed Aogoi da decenni ha fatto molto per diffondere la cultura e la conoscenza su questo tema, ma non basta.

Dobbiamo ogni giorno, ogni ora dire con forza NO alla violenza contro le donne, contro ogni essere umano

Dobbiamo ogni giorno, ogni ora dire SI al rispetto delle donne, del corpo delle donne, della persona chiunque essa sia, senza differenze di genere, di etnia, di tradizione culturale, di religione.

La donna vittima di violenza deve avere voce che insieme ad altre voci deve diventare un coro che può e deve sconfiggere la violenza economica, fisica, psicologica, sessuale attraverso il rispetto dei ruoli, dei sentimenti e dei valori.

Termino ricordando un proverbio del Burkina Faso “Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante”.

 

Arrivederci a Sorrento!

 

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