Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

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Lettera della Presidente

Carissime, carissimi,

desidero condividere con voi alcune riflessioni, anche alla luce di fatti recenti che purtroppo hanno coinvolto colleghe e colleghi di un ospedale con una ottima e lunga tradizione di ostetricia e di ginecologia.

Chi di noi ha i capelli bianchi ha assistito all’inizio del proprio percorso formativo a scene non edificanti quali lanci di bisturi, urla ed insulti, e abbiamo capito fin da subito che non era così che volevamo diventare.

Il rispetto della persona è la base di ogni società, di ogni comunità, piccola o grande che sia.

La violenza, verbale o fisica o psicologica, è sempre da condannare, e a maggior ragione in ambiente di lavoro sanitario, luogo dove per definizione ci si deve sentire accolti, dove la collaborazione è essenziale.

Quando siamo malati, quando ci troviamo in una situazione di fragilità abbiamo tutti, anche coloro che sembrano “duri”, bisogno di essere ascoltati, di essere accolti, di essere rispettati.

Solo un clima sereno e disteso permette ai medici, alle ostetriche, a tutti gli operatori sanitari di lavorare in sintonia ed alle persone che necessitano di assistenza, nel nostro caso le donne, di ricevere una accoglienza adeguata, non solo in termini medici ma anche e soprattutto umani.

Un leader deve saper cogliere gli aspetti positivi di ogni elemento del gruppo, ognuno può e deve essere una risorsa: solo in questo modo è possibile creare un vero team che lavora in modo soddisfacente e coordinato.

La differenza fra il “boss” e il “leader” è la stessa che passa fra autorità e autorevolezza: la prima è data dalla posizione gerarchica, la seconda si conquista sul campo, giorno dopo giorno. La leadership può essere gestita in molti modi, ma certamente indurre la paura nei collaboratori e nelle collaboratrici, creare un clima di diffidenza non porta a risultati positivi.

Credo davvero che dobbiamo sempre ricordarci che il nostro è un lavoro che richiede impegno, dedizione, voglia di imparare, ma anche e soprattutto empatia verso chi ci sta accanto, sia essa collega o persona che richiede cure.

Buona estate a tutte/i e vi ricordo che il 12-15 dicembre ci sarà il nostro Congresso nazionale a Sorrento dove ci auguriamo di poterci incontrare finalmente di persona.

 

Elsa Viora
Presidente AOGOI

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